CATANIA – Stamane si è svolta a Catania la prima esercitazione per la ricerca di una persona scomparsa. L’iniziativa promossa dal commissario straordinario del governo per la ricerca delle persone scomparse d’intesa con il prefetto di Catania ha previsto la simulazione della scomparsa di un giovane di 20 anni a seguito di un acceso diverbio con i genitori.
Il ragazzo nel tardo pomeriggio si allontana da casa a bordo di un ciclomotore. La denuncia di scomparsa viene presentata dal padre il mattino seguente presso la stazione dei carabinieri e non avendo avuto alcun esito favorevole la fase iniziale delle attività investigative è rimessa al prefetto l’attivazione del piano.
Quale luogo delle ricerche è stato individuato l’Etna, versante nord/est, nella zona particolarmente impervia e aspra dei Monti Sartorius, nel territorio di Sant’Alfio, dove si è immaginato di ritrovare il motorino del giovane.
Il sito ha consentito di testare al meglio la capacità di risposta, attivazione e gestione di uomini e mezzi delle strutture operative del soccorso e verificarne il loro livello organizzativo nell’affrontare l’emergenza, anche con nuovi strumenti.
La cabina di regia costituita in prefettura è stata in costante collegamento con il posto di comando avanzato attivato al rifugio Citelli, grazie a un sistema satellitare che ha garantito la trasmissione e condivisione dei dati in tempo reale. Si è adoperato poi un altro sistema altamente tecnologico denominato Imsi/Imei cartcher, di cui era dotata l’unità aerea messa a disposizione dalla guardia di finanza.
All’esercitazione presente anche il sottosegretario al ministero dell’Interno, Nicola Molteni, con il commissario del governo, il prefetto Silvana Riccio.