Nello Musumeci torna a parlare dell’emergenza Covid in Sicilia e non risparmia qualche critica al governo. Intervistato a a Tagadà, su La7, il presidente della Regione ha affrontato il problema legato alle vaccinazioni e in particolare ad AstraZeneca.
“Non siamo assolutamente soddisfatti sulla questione di Astrazeneca. Abbiamo sempre evitato il dissenso rispetto alla posizione del governo e del generale Figliuolo con cui collaboriamo – ha detto Musumeci – ma lasciare la libertà di decidere per la seconda dose quando una delle due ipotesi è Astrazeneca non aiuta certo a scegliere. I più diffidenti avrebbero bisogno di una sola notizia chiara sulla quale allineare le posizioni. Avremmo preferito una risposta meno dubitativa, più secca, un’indicazione chiara e unica da Roma su come comportarci”.
“Se col senno di poi non avremmo dovuto fare gli Open Day? No, nessun dubbio a posteriori e lo dico con serenità. Eravamo tra i primi in Italia per la vaccinazione, poi con i casi di mortalità di Astrazeneca è cominciata la fase calante e avevamo a quel punto il dovere di inventarci qualsiasi iniziativa per arrivare ai cittadini che non venivano da noi”.
“Le abbiamo sperimentate tutte, siamo stati autorizzati per le età inferiori a 60 anni, per i comuni montani e le isole minori – ha sottolineato il governatore – Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Abbiamo predisposto campagne di vaccinazione di prossimità nei comuni con un tasso alto di diffidenti. Dal 15 luglio saranno coinvolte anche le farmacie. Nelle ultime due settimane abbiamo quasi sempre superato il target dato da Roma”.
Musumeci ha difeso l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, tornato recentemente al suo posto: “La conferma di Razza è una questione di opportunità politica, non ho difficoltà a dirlo. Se in Italia qualcuno deve andare a casa per un avviso di garanzia su un reato che non è di mafia, allora mezza classe dirigente deve lasciare le istituzioni immediatamente. Politica e magistratura devono mantenere un equilibrio, io rivendico il primato della politica. La spalmatura di cui tanto si parla si riferiva ai numeri e la usano tutti, soprattutto negli uffici tra i collaboratori. Razza non si riferiva certo alla sacralità della vita umana. Non voglio far passare il principio secondo il quale un avviso di garanzia per falso ideologico possa portare ad abbandonare una carica”.
Sulla Sicilia in zona bianca, Musumeci ha detto: “Sono convinto che non siano i colori a dovere determinare una condizione di sicurezza, è solo un dato contingente. La sicurezza si ottiene, non soltanto in Sicilia, solo quando avremo completato la campagna di vaccinazione. Appena l’ultimo cittadino avrà il vaccino saremo tranquilli. Siamo in zona bianca, ma si potrebbe tornare presto qualche passo indietro. Ci sono alcuni territori in cui le condotte indisciplinate mi portano a firmare i provvedimenti di zona rossa. Riprendiamoci la libertà, ma facciamolo con prudenza”.