Terzo Piano. Terzo come il parere neutrale e oggettivo che spesso serve per inquadrare e dirimere il dibattito, Terzo come colui che è incomodo, che non ti aspetti e che ti stravolge i piani. Terzo, come il grado dell’interrogatorio a cui si sottopone un interlocutore con una raffica di domande incalzanti. Terzo come il giudizio espresso dalla Cassazione con cui le sentenze diventano definitive. Terza era chiamata in gergo la “via” che in politica si poneva in alternativa al comunismo e al fascismo nel dopoguerra e Terza è tutt’oggi la pagina dei giornali riservata alla cultura e all’arte.
Terzo Piano è il cuore pulsante di Telecolor e della Media Company, la sede della tv dove prendono vita le idee e le produzioni.
Terzo Piano sarà anche il titolo della nuova trasmissione giornalistica condotta da Luca Ciliberti che andrà in onda ogni domenica alle 20.45 sul canale 12 del digitale terrestre e in streaming sul sito www.lasiciliaweb.it/live-telecolor
Il programma, in 75 minuti rigorosamente in diretta dallo studio rinnovato scenograficamente e tecnologicamente grazie allo sforzo di tutta la struttura tecnica, si propone di investigare, approfondire e analizzare i fatti più importanti della settimana attraverso dibattiti con ospiti in studio e in collegamento, con focus legati ai temi d’immediata attualità e con i monologhi dell’attrice Roberta Amato.
“Particolare attenzione sarà rivolta alla situazione sociale e alla politica quotidiana che interessa la nostra Regione, con riferimenti nazionali e internazionali più vicini ai siciliani – spiega il giornalista Luca Ciliberti che ha curato il progetto con il presidente della Media Company Giuseppe Coco e con il direttore di Telecolor Angelo Micale – La domenica sera, nonostante una concorrenza agguerrita delle tv nazionali, l’informazione e l’approfondimento della nostra emittente si è ritagliato uno spazio di credibilità tra i telespettatori siciliani coinvolti da un linguaggio diretto e senza riverenza di sorta di fronte a ospiti di assoluto interesse per la collettività”.
Nella prima puntata si parlerà del caso Brusca, della mafia e del suo codice “dell’orrore” che in Sicilia ritorna d’attualità riportando a galla morti solo apparentemente dimenticati. La recente scarcerazione del boss di Cosa Nostra, esecutore e mandante di centinaia di delitti, l’uomo che azionò il telecomando della strage di Capaci e che ordinò di sciogliere nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, ha causato un moto di indignazione nell’opinione pubblica, divisa proprio sulla legge voluta dal giudice Falcone per scardinare la mafia al suo interno, con l’aiuto dei collaboratori di giustizia. Se ne parlerà con il magistrato e consigliere togato del Csm Sebastiano Ardita, con l’avvocato Antonino Ingroia, ex pm della trattativa Stato-mafia, con Salvatore Borsellino, fratello di minore del giudice ucciso dalla mafia nella strage di via D’Amelio, con i giornalisti Felice Cavallaro del Corriere della Sera e Guglielmo Troina della Rai.