Il mondo della scuola non sembra gradire l’idea crescente del green pass per entrare in classe a settembre, con tutto il personale e gli studenti sopra i 12 anni costretti a presentare il certificato verde. Oltre la metà dei 6.700 docenti che hanno risposto al sondaggio della rivista “Tecnica della scuola” si è detta contraria: in 8 casi su 10 dicono no all’obbligo del green pass gli impiegati delle segretarie scolastiche, gli assistenti tecnici e i collaboratori scolastici, come pure i presidi e le famiglie degli studenti.
Tra questi ultimi ancora più marcato è il dissenso, che arriva a circa l’83% delle risposte al sondaggio nazionale al quale complessivamente hanno partecipato più di 11 mila lettori.
Le perplessità confermano la riluttanza degli addetti ai lavori verso questo genere di imposizioni: già al precedente sondaggio della Tecnica della scuola sull’obbligo vaccinale, solo 4 su 10 erano stati gli insegnanti che si sono detti favorevoli.
Come non sorprende il parere negativo dei più giovani: nel rapporto tra rischio e beneficio, in fatto di vaccini anti Covid per over 12enni, la bilancia pende sul primo, per via degli effetti collaterali che si sono verificati in passato anche tra gli under 20, mentre il numero di ricoveri e vittime tra i giovani per via del contagio da Covid rimane fortunatamente residuo.
In altre parole per la generazione zeta l’unica motivazione al vaccino, o quasi, per quanto forte, è compiere un gesto di altruismo a vantaggio di tutta la collettività: un “sentimento” che evidentemente nella maggior parte viene meno.
A rispondere al sondaggio in maggioranza assoluta gli insegnanti, più della metà dei rispondenti (55,5%), seguiti da una quota importante di genitori (attorno al 32,8%).
Quasi il 44% di risposte è giunta dal Nord Italia; oltre il 30% dal Sud, Isole incluse; mentre attorno a un quarto, complessivamente, sono state le risposte provenienti dal Centro.
Quanto al grado di scuola, sono le scuole superiori (in particolare la scuola secondaria di secondo grado) a raccogliere il maggior numero di risposte, oltre il 40%; la primaria e la scuola secondaria di primo grado si attestano ognuna attorno al 25% di risposte.