I carabinieri di Paternò, su indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania, hanno arrestato 5 soggetti legati alla cosca Santapaola-Ercolano accusati del reato di estorsione in concorso pluriaggravata.
Tra gli arrestati figura Amantea Giuseppe, soggetto già definitivamente condannato e fratello di Amantea Francesco attualmente detenuto e sottoposto al regime di 41 bis.
Gli altri destinatari di misura sono: Messina Barbaro, braccio destro di Amantea Giuseppe, Cunsolo Filippo, il figlio Cunsolo Rosario e il nipote Pedalino Consolato Emanuele.
Le indagini sono partite dalla denuncia presentata nello scorso giugno da un uomo che, spaventato dalle pesanti minacce e violenze subite, ha riferito ai carabinieri che il figlio minorenne qualche giorno prima, nel compiere un furto dentro un casolare abbandonato, aveva trovato delle munizioni che aveva consegnato successivamente a Pedalino. Quest’ultimo, accusandolo di aver rubato anche alcune armi, pretendeva la cifra di duemila euro per il presunto danno subito, colpendo il ragazzino con schiaffi e con un frustino da cavallo e minacciandolo di ulteriori conseguenze.
Successivamente il padre del minore, nella centralissima via Teatro di Paternò, è stato aggredito con schiaffi e pugni da Cunsolo Rosario che , spalleggiato dal padre, ribadiva la richiesta dei soldi.
La vittima si rivolgeva quindi a Messina Barbaro e Amantea Giuseppe chiedendo loro di intervenire quali intermediari, in virtù del loro carisma criminale. Ma i due, piuttosto che cancellare la richiesta, hanno costretto la vittima a versare 500 euro di acconto ai suoi estorsori.
Nell’operazione odierna sono finiti in carcere Amantea Giuseppe, nato a Paternò il 30/09/1968; Cunsolo Filippo nato a Paternò il 06/07/1973; Cunsolo Rosario nato a Paternò il 31/12/1987; Messina Barbaro nato a Paternò il 24/08/1980; Pedalino Consolato Emanuele nato a Paternò il 29/07/1993.