LICATA (AGRIGENTO) – E’ stato arrestato il consigliere comunale Gaetano Aronica, eletto da ‘civico’ a Licata con la lista ‘Lega noi con Salvini’, che ha sparato quattro colpi di pistola contro un suo socio di 71 anni, per un contenzioso nelle gestione di un’attività di onoranze funebri, ferendolo con un proiettile al braccio sinistro.
Nei suoi confronti il gip di Agrigento, Stefano Zammuto, ha emesso un ordinanza per la custodia cautelare ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Il 48enne è accusato di tentato omicidio, porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione.
“Si ravvisa il concreto a attuale pericolo che Aronica ove non adeguatamente contenuto commetta altri reati della stesse specie per cui si procede”, scrive Zammuto nelle 11 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare. “Nell’opinione di Aronica – osserva il gip – vi sarebbe un disegno ordito dai suoi soci per estrometterlo dalla compagine sociale”.
Aronica si è difeso sostenendo che poco prima era stato provocato dal suo socio che si “era vantato di essere riuscito a sottrargli pure un magazzino”, ma “non era sua intenzione ucciderlo”, quanto, “piuttosto, quella di spaventarlo”. Una ricostruzione che non ha convinto il giudice delle indagini preliminari.
Aronica è consigliere comunale in carica. E’ stato eletto nel 2018 candidato nella lista ‘Lega noi con Salvini’, ma non si è dichiarato leghista, né ha avuto incarichi nel partito di Salvini.
I due ex soci, da circa un anno e mezzo, avrebbero forti contrasti per la spartizione delle quote societarie dell’attività di onoranze funebri. L’ennesima lite è scoppiata mercoledì sera.
Aronica si sarebbe presentato davanti la casa dell’ex socio che era a bordo della sua Fiat Panda e gli ha sparato 4 colpi, di cui solo uno è andato a segno ad un braccio. Al ferito i medici del San Giacomo d’Altopasso di Licata hanno diagnosticato una prognosi di 20 giorni, salvo complicazioni.
I carabinieri stanno cercando di accertare se la pistola utilizzata per il danneggiamento della vetrata dell’onoranze funebri (avvenuto nella notte fra domenica e lunedì 19) possa o meno corrispondere con la rivoltella calibro 22 sequestrata nelle ultime ore dopo che lo stesso consigliere comunale l’ha fatta ritrovare.