CATANIA – Un catanese di 35 anni è stato denunciato dai carabinieri per lesioni personali, minacce ed evasione. I militari sono intervenuti in un’abitazione di viale Grimaldi in seguito a una disperata richiesta di aiuto di una donna che aveva chiamato terrorizzata il 112, avvertendo l’operatore che un uomo stava tentando di bruciare viva la madre cospargendola di benzina.
Raggiunta la palazzina, i militari hanno constatato sulle scale un forte odore di benzina e una donna a terra priva di sensi, assistita da alcune persone che tentavano di rianimarla. In particolare l’uomo, nonostante fosse ristretto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di via Domenico Tempio, aveva raggiunto poco prima la loro casa e per motivi economici aveva avuto un’accesa discussione con la madre.
L’uomo aveva portato con sé una bottiglia piena di benzina e al diniego della donna ha cosparso quest’ultima di liquido infiammabile inseguendola con un accendino con la fiamma già sviluppata.
Soltanto il provvidenziale intervento di un suo fratellastro ha salvato la donna da una fine orribile, “disarmandolo” dell’accendino e costringendolo alla fuga, privo di una scarpa.
La donna è stata immediatamente soccorsa dal personale del 118, mentre una pattuglia del Nucleo Radiomobile ha intercettato l’aggressore che stava scavalcando la ringhiera del balcone senza una scarpa.
Nell’immediatezza, con nonchalance, l’uomo ha dichiarato ai militari d’aver smarrito la scarpa a casa della cognata e d’essere stato “costretto” a violare gli arresti domiciliari per accompagnare la convivente incinta in ospedale.