PALERMO – Hanno un nome gli autori dell’aggressione omofoba nei confronti di due turisti avvenuta il 29 maggio scorso in pieno centro.
Su disposizione della Procura di Palermo, la polizia ha eseguito perquisizioni a carico di tre ragazzi (un maggiorenne e due minorenni), tutti incensurati, che a seguito di analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e sulla base di accertamenti effettuati sui social network, sono stati individuati quali responsabili dell’aggressione.
L’ipotesi dei poliziotti è stata confermata dall’esito delle perquisizioni che ha consentito di rinvenire e sequestrare alcuni indumenti verosimilmente indossati il giorno del pestaggio.
I tre giovani sono stati denunciati per lesioni personali aggravate. Le vittime stavano passeggiando mano nella mano scambiandosi qualche effusione, quando sono stati oggetto di gravissime offese, con epiteti in dialetto locale, ingiuriosi e derisori, espressione di forte risentimento di natura omofoba. Il fatto è avvenuto nella centralissima via Maqueda.
La reazione di una delle due vittime aveva inasprito la condotta dei tre palermitani che sono passati alle vie di fatto. Dopo aver percorso pochi metri, la vittima è diventata il bersaglio del lancio di una bottiglia di vetro che, non colpendolo, si è infranta sul marciapiede.
Dopo averlo raggiunto e minacciato, la baby gang lo ha colpito con calci e pugni in viso, per poi allontanarsi per le strade limitrofe. Il giovane turista ha riportato la frattura delle ossa nasali, un trauma cranico ed un ematoma all’occhio, lesioni giudicate guaribili in 25 giorni.