Nelle prime ore del mattino di sabato scorso una pattuglia della polizia ha sorpreso 32 migranti sulla spiaggia di contrada Marianelli, in provincia di Siracusa; a poca distanza è stato trovato un piccolo gommone con il quale avevano raggiunto la costa, evidentemente lasciati da un’imbarcazione più grande.
Grazie a un rapido scambio di informazioni tra la questura di Siracusa e il Reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Palermo si è notato che il gommone poteva essere il tender di un veliero battente bandiera tedesca avvistato e fotografato il giorno prima 50 miglia a est delle coste siciliane nel corso di una missione di pattugliamento marittimo.
E’ stato immediatamente disposta una nuova missione di ricerca: il veliero è stato individuato 20 miglia a sud di Pozzallo, in navigazione verso Malta; l’imbarcazione sospetta batteva bandiera statunitense e non più tedesca ed era priva del gommone di servizio.
È scattata quindi l’operazione e sono confluiti sull’obiettivo un guardacoste e una vedetta velocissima di Palermo, già impegnati in missioni di sorveglianza delle acque rispettivamente di Lampedusa e Pozzallo, mentre la marina militare ha mandato il pattugliatore Vega, già in navigazione nel Canale di Sicilia.
Il veliero è stato raggiunto dalla vedetta delle fiamme gialle 33 miglia a sud di Pozzallo; i finanzieri hanno effettuato la cosiddetta inchiesta di bandiera per esercitare il “diritto di visita” previsto dalla Convenzione delle Nazioni unite sul diritto del mare, essendo fondato il sospetto che l’imbarcazione fosse priva di nazionalità.
Poiché la barca non si è fermata, proseguendo sulla sua rotta verso Malta, i finanzieri l’hanno abbordata e hanno assunto il controllo, riscontrando la presenza di due ucraini; a bordo è stata notata la bandiera tedesca issata il giorno prima ed evidenti segni di bivacco di numerose persone; non è stato invece esibito né trovato alcun documento dell’imbarcazione che dunque è stata condotta nel porto di Marzamemi per effettuare ulteriori approfondimenti.
Gli investigatori ritengono certo che i migranti rintracciati sulla costa il giorno prima fossero sbarcati proprio da quel veliero catturato in alto mare. Gli ucraini sono stati pertanto sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e l’imbarcazione è stata sequestrata.