Dopo 5 giorni di pausa, è ripresa sull’Etna l’attività stromboliana con fontana di lava e boati dal cratere di Sud-Est cominciata in mattinata e durata fino al primo pomeriggio.
Come comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la nube eruttiva ha raggiunto un’altezza di circa 9 chilometri sul livello del mare che si è diretta verso nord-est ed ha raggiunto la costa calabrese.
Personale dell’Ingv presente sul campo ha segnalato abbondante ricaduta di cenere lapilli e cenere, di spessore maggiore di un centimetro, in contrada Rocca Campana. Si hanno notizie di ricaduta di lapilli a Rifugio Citelli e Presa e di cenere vulcanica a Taormina.
L’aeroporto non ha subito chiusure o disagi.