Su 24 tratti di mare e fiumi analizzati, sei sono risultati “fortemente inquinati” e tre “inquinati: si tratta di punti potenzialmente frequentati dai bagnanti ignari delle acque con parametri non a norma. E’ quanto emerge dall’analisi sulla qualità delle acque realizzata da Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente, presentata stamani in conferenza stampa a Palermo.
I 6 punti giudicati “fortemente inquinati” sono la foce del fiume Delia a Mazara del Vallo (Trapani), la foce del torrente Cansalamone nel comune di Sciacca (Agrigento), la foce del fiume Palma nel Comune di Palma di Montechiaro (Agrigento), lo scarico dei reflui fognari sul lungomare Galatea ad Aci Trezza nel comune di Aci Castello (Catania) e la foce del fiume Alcantara tra i comuni di Calatabiano e Giardini Naxos (Catania/Messina) e la spiaggia presso lo scarico del depuratore a Castelvetrano (Trapani).
Gli altri 3 punti giudicati invece “inquinati” sono la foce del Nocella tra Terrasini e Trappeto a Palermo, la spiaggia presso il torrente Rizzuto a Butera (Caltanissetta) e la spiaggia presso la foce del Gattano a Gela (Caltanissetta).
“I dati rilevati da Goletta Verde in Sicilia ci dicono che lo stato delle acque della nostra costa non è per niente roseo – ha detto Claudia Casa, direttrice di Legambiente Sicilia – C’è di più, a preoccuparci non sono solo gli alti livelli di inquinamento ma lo stato di abbandono di alcuni tratti e il fatto che gli stessi punti risultano inquinati da più di dieci anni. Ci sono ben 5 foci di fiumi oltre i limiti di legge e altre 4 spiagge dove l’acqua risulta inquinata. In questa black list rientrano alcuni punti che Legambiente conosce a menadito perché, praticamente da circa dieci anni, sono presenti in questo triste elenco”.
Ad esempio la foce dell’Alcantara dal 2010 è sempre risultata inquinata, dal 2011 la foce del Gattano e dal 2013 il tratto di mare dove sfociano reflui fognari ad Aci Trezza. “Al di là dei numeri il dato più sconcertante resta lo stato di arretratezza del servizio di depurazione dei reflui – ha aggiunto – basti pensare che il report siciliano di Goletta Verde ci mostra come la maggioranza dei punti analizzati, 19 su 24, non vengono monitorati dalle autorità preposte. Questo dato riflette per lo più la situazione dei comuni dell’entroterra”.