ENNA – Ennesima aggressione ai danni di agenti penitenziari, l’ultima si è consumata nel carcere di Enna, intitolato alla memoria di Luigi Bodenza, vittima della mafia e medaglia d’Oro al Valore civile. A farne le spese è stato un ispettore di polizia.
“E’ stata un’aggressione tanto proditoria quanto violenta”, commenta Calogero Navarra, segretario nazionale per la Sicilia del Sindacato autonomo polizia penitenziaria. “L’ispettore, al quale va tutta la nostra solidarietà e vicinanza, è stato aggredito da un detenuto straniero che pretendeva di effettuare una telefonata alla famiglia pur sapendo che non gli era consentito, avendo il giorno prima già telefonato ed essendo ieri stesso ed oggi in prenotazione per effettuare delle videochiamate. L’ispettore è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, dove gli è stato diagnosticato un trauma distorsivo alla spalla sinistra. E’ stata un’aggressione assurda e inutile, posta in essere da chi evidentemente è convinto che in carcere può fare quel che vuole: questo è inaccettabile”.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, esprime solidarietà al poliziotto ferito ed aggiunge: “Abbiamo evidenziato la grave carenza di sicurezza delle carceri italiane dovuta alla scarsa presenza di personale: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale di polizia penitenziaria, cosi come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine degli giorno. E’ urgente colmare il gap tra la dotazione prevista e quella effettivamente in servizio, ben cinquemila unità in meno”.