Aree dei tifosi nelle piazze sorvegliate dalle forze dell’ordine, richiami alla responsabilità e – in città d’arte come Roma – monumenti transennati. L’Italia si prepara a sostenere la Nazionale nella finalissima contro l’Inghilterra tra rigide misure anti-assembramento, ‘fan zone’ e qualche dietro front sui maxischermi nei luoghi pubblici delle città.
L’obiettivo dichiarato è quello di scongiurare bombe epidemiologiche dovute a eccessi di entusiasmo collettivo. L’ultimo appello – in tv – è arrivato dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per la quale siamo nell’ultima fase della pandemia ed “è necessario che l’Italia riparta, riparta davvero, ma questo dipende anche dai nostri comportamenti soggettivi”.
Il messaggio del numero uno del Viminale a quegli italiani alle prese con cori e bandiere nelle prossime ore è di “seguire le regole della mascherina e dei distanziamenti perché siamo quasi fuori da questa crisi difficile ma ancora non ne siamo usciti completamente”.
A Roma, abbandonato il progetto di portare 16mila supporter della Nazionale all’Olimpico per la proiezione del match, i controlli si concentreranno in particolare su un’area appositamente dedicata in piazza del Popolo, che avrà una capienza massima di 2.500 persone pronte ad assistere alla finale di Wembley da un mega monitor: gli ingressi saranno contingentati e potranno accedere solo i tifosi che hanno prenotato.
Per evitare assembramenti ci sarà un servizio di incanalamento ad ampio raggio e le stesse misure saranno applicate in occasione dell’allestimento del maxischermo ai Fori imperiali mentre sarà interdetta al traffico la zona attorno al Circo Massimo, anche in vista di eventuali caroselli. Anche per questo alcuni monumenti in centro nella Capitale. come in zona Campo de’ Fiori, piazza di Spagna e Fontana di Trevi – saranno transennati.
A Roma è anche previsto il divieto di vendita di bevande in vetro dalle 7 per 24 ore. Sotto la lente le piazze del centro storico dove potrebbero riversarsi i tifosi. Milano – dove stati potenziati tutti i servizi delle forze dell’ordine e delle polizie locali – è invece tra le tante città che, più prudenti, hanno escluso proiezioni all’aperto. Stessa scelta anche a Venezia, Padova, Trieste, Palermo, Cagliari e Sassari e in diversi comuni del Barese.
Ad aver preso questa decisione, all’ultimo minuto, sono anche altri territori (Chieti, Giulianova, Giovinazzo), ma anche lidi, bar e pub all’aperto diventeranno luoghi di raccolta dei tifosi che assisteranno alla partita davanti alle tv dei locali. Per questo l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, chiede “responsabilità e senso civico non solo nelle piazze, ma anche nei pubblici esercizi”. E sono tanti gli italiani che – a prescindere dalle misure anti-Covid – stanno acquistando gadget della Nazionale pronti ad esultare.
A Napoli e Roma in particolare fioccano le vendite di trombette, bandiere, bombolette gas acustiche, cappellini, fischietti e petardi. Per alcuni tifosi, che sperano di stampare manifesti goliardici anti-inglesi da affiggere ovunque e hanno già preparato macchine per i caroselli, non c’è virus che tenga di fronte alla febbre azzurra.