La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia. Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto – secondo l’Istituto superiore di sanità – è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi ed è necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus.
“In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”, dice il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci è preoccupato per un eventuale ritorno in zona gialla: “E’ necessario rivedere i parametri che fissano la definizione dei colori delle regioni: non possono più essere legati alla percentuale dei contagi, ma al tasso di ospedalizzazione. In Sicilia, attualmente, siamo la seconda regione italiana per contagi Covid ma abbiamo, in totale, solo 21 ricoverati in terapia intensiva e 130 nei reparti ordinari, su 5 milioni di abitanti. Gran parte dei ricoverati, peraltro, risulta non vaccinata. L’esperienza deve indurci a rivedere il sistema, a fare scelte di buon senso. Sarebbe assurdo andare verso nuove restrizioni e chiusure con gli attuali criteri, determinando un disastro che non sarebbe sanitario ma economico”.
Negli ultimi giorni sono aumentate le restrizioni per gli ingressi in Sicilia per chi arriva da Malta e dalla penisola iberica. Le stesse misure di prevenzione sono già previste per chi proviene da India, Brasile, Bangladesh e Sri Lanka. “Da domani – annuncia Musumeci – sarà operativa la nuova struttura di screening per i viaggiatori che transiteranno dall’aeroporto Fontanarossa di Catania, attiva fino a due mesi fa. Sarà riattivata in una zona della vecchia aerostazione. Chi viene in Sicilia deve godersi le vacanze. La nostra insularità è un limite ci costa 6 miliardi l’anno, ma in queste condizioni ci consente di proteggere la nostra Regione”.
In ambito nazionale, intanto, s’impenna l’Rt. In rialzo anche l’incidenza dei casi, rispettivamente a 0,91 (0,66 la scorsa settimana) e a 19 casi su 100 mila abitanti (dati di ieri contro 11 casi su 100 mila 7 giorni fa).
A oggi sono 19 le Regioni e Province autonome classificate a rischio moderato e due (PA Trento e Valle D’Aosta) a rischio basso questa settimana. Solo due settimane fa tutte le regioni erano classificate a rischio basso, mentre dalla scorsa settimana si è iniziato ad evidenziare un aumento dei casi in ben undici Regioni.
Nessuna Regione supera comunque la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 187 (06/07/2021) a 157 (13/07/2021).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.271 (06/07/2021) a 1.128 (13/07/2021).
Nel dettaglio sono 6 le Regioni e Province autonome con un valore dell’indice di trasmissibilità Rt puntuale superiore a 1 questa settimana (Abruzzo, Campania, Liguria, Provincia Autonoma di Bolzano, Sardegna, Veneto). Il valore più alto si registra in Abruzzo, con un Rt puntuale pari a 1.21, mentre il Molise ha registrato il valore più basso pari a zero.
Il dato si riferisce al 14 luglio 2021 (relativo alla settimana 5/7/2021-11/7/2021). Questi i valori dell’Rt puntuale nelle Regioni e Province Autonome: Abruzzo 1.21; Basilicata 0.92; Calabria 0.96; Campania 1.12; Emilia Romagna 0.87; Friuli Venezia Giulia 0.93; Lazio 0.81; Liguria 1.12; Lombardia 0.94; Marche 0.92; Molise 0; Piemonte 0.99; Provincia Autonoma Bolzano 1.18; Provincia Autonoma Trento 0.97; Puglia 0.68; Sardegna 1.12; Sicilia 0.95; Toscana 0.91; Umbria 0.96; Valle d’Aosta 0.82; Veneto 1.17.
Secondo quanto rilevato dall’Iss, i contagi da Covid-19 aumentano soprattutto tra i giovani. La trasmissibilità sui soli casi sintomatici, si spiega, aumenta rispetto alla settimana precedente, sebbene sotto la soglia epidemica, espressione di un aumento della circolazione virale principalmente in soggetti giovani e più frequentemente asintomatici.