TOKYO – L’azzurro Antonino Pizzolato è medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2020 del sollevamento pesi categoria -81 kg, preceduto solo dal cinese Lyu Xiaojun (oro) e dal dominicano Zacarias Michel Bonnat (argento).
Il pesista azzurro di Castelvetrano ha alzato 165 allo strappo e 200 allo slancio, per un totale di 365 chili.
“Sono contento di questa medaglia, la porto a casa con tanta fatica – esordisce Pizzolato -. Ogni mia singola prestazione è una lotta al grammo, al chilo. E’ anche una lotta contro i giudici, secondo me i 203 kg non erano un’alzata nulla. Ma sono più rammaricato per i 210 kg sfiorati: li ho tentati per portare l’oro a casa”. Infine la dedica: “Questa medaglia è per i miei nonni, li ho persi tutti e quattro prima di Tokyo”.
“E’ una medaglia pesantissima perché ottenuta in una delle categorie più difficili in assoluto. Siamo davvero di fronte a un risultato straordinario”, ha commentato il presidente della Federazione italiana pesistica Antonio Urso.
“Nino è partito battendo il record italiano nella prima prova, a dimostrazione di una prestazione di assoluto livello tecnico – prosegue il numero uno della Fipe -. Come al solito, poi, con la sua mentalità vincente ha provato ad alzare 210 kg per vincere l’oro. Noi ci credevamo, avevamo la possibilità di farcela, il tentativo non è stato azzardato ma lo abbiamo portato in pedana perché si poteva fare, poi naturalmente ci sono le dinamiche della competizione”.
I pesi azzurri chiudono i Giochi con un bilancio eccezionale: un argento e due bronzi. “Tre medaglie con cinque atleti, siamo davvero soddisfatti e orgogliosi per quello che abbiamo portato allo sport italiano”, conclude Urso.