MARSALA (TRAPANI) – E’ durato cinque ore, stamane, davanti al gip del Tribunale di Marsala, Riccardo Alcamo, l’incidente probatorio chiesto dalla Procura per ascoltare la ragazza diciottenne che a fine aprile ha denunciato di essere stata vittima di una violenza sessuale di gruppo all’interno di una villetta di Tre Fontane, sul litorale di Campobello di Mazara (Tp).
A seguito della denuncia della giovane, sono stati arrestati i cugini Eros e Francesco Biondo, 23 e 24 anni, di Marsala, rinchiusi nel carcere di Trapani, e Giuseppe Titone e Dario Caltagirone, 20 e 21 anni, di Campobello di Mazara, posti ai domiciliari. Un minorenne, invece, è indagato a piede libero.
Secondo l’accusa, i giovani avrebbero attirato la ragazza con una scusa. La giovane, infatti, ha raccontato di essere stata invitata a una festa in una casa di amici. Dovevano esserci sia ragazzi, che ragazze. Al suo arrivo, però, la vittima avrebbe trovato solo i ragazzi. E dopo un rapporto sessuale con uno di loro, questi avrebbe chiamato gli amici, che l’avrebbero violentata. Pm titolare del procedimento è Marina Filingeri.
Nell’incidente probatorio svoltosi a porte chiuse, gli avvocati che difendono i quattro arrestati hanno cercato di incalzare con diverse domande la ragazza che ha denunciato la violenza sessuale di gruppo e che oggi in aula ha confermato le accuse.
Ma la giovane, secondo i legali, sarebbe caduta in “diverse contraddizioni tra le prime dichiarazioni rese nel corso delle indagini e quelle di oggi”. Per i difensori, ci sarebbero “punti ancora oscuri che la ragazza non è riuscita a chiarire nemmeno a seguito di contestazioni”.