Comincia a serpeggiare un po’ di preoccupazione tra medici, infermieri ed operatori sanitari in genere, che hanno completato le dosi di vaccino e che si avviano alla scadenza della copertura vaccinale. Le regole stabilite dal Parlamento europeo fissano a 9 mesi la durata del green pass dopo la seconda dose di vaccino e 6 mesi per chi è guarito da Covid-19.
“In effetti siamo davanti a un problema di carattere burocratico ed a una questione di natura strettamente sanitaria – spiega il prof. Antonio Cascio, direttore dell’unità di malattie infettive del Policlinico di Palermo -. Perché il green pass ha una scadenza precisa e quindi se scade viene in qualche modo impedita la libertà di movimento delle persone. Ma – sottolinea Cascio – si pone il problema della possibilità che gli operatori sanitari, certamente molto più esposti a rischi di contagio, possano in qualche modo infettarsi quando la copertura vaccinale sarà più debole”.
Nel frattempo si attende il via libera dell’Aifa e del ministero della salute alla somministrazione della terza dose. “A mio giudizio è possibile inoculare la terza dose a distanza di 11, 12 mesi dalla prima, resta il problema aperto di quanti ancora non hanno ricevuto la prima dose e non sono pochi in Sicilia”, conclude l’infettivologo.