Ancora incendi in Sicilia. Un vasto rogo è divampato a Enna bassa e sta minacciando abitazioni e una sede dell’università Kore che ospita la facoltà di Ingegneria, alcuni impianti e la palestra di Scienze motorie. Le fiamme sono alimentate dal vento caldo che soffia sulla città e la presenza di sterpaglie.
L’ateneo ha consegnato ai vigili del fuoco i telecomandi dei cancelli della struttura per permettere ai vigili del fuoco, sovraccarichi di richieste di soccorso, di potere intervenire.
Sono quattro gli incendi divampati a Enna bassa. Oltre a al rogo vicino all’Università che minaccia anche la scuola media Savarese, le fiamme che hanno risalito il costone di contrada Baronessa, coda di un incendio scoppiato la scorsa notte, hanno raggiunto l’ospedale Umberto I nella zona della pista dove atterrano gli elicotteri del 118.
Durante le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza della zona dell’Università, un mezzo della protezione civile è rimasto coinvolto in un incidente al bivio Sant’Anna. Il mezzo che si era appena rifornito di acqua e stava tornando nella zona è stato violentemente tamponato e si è ribaltato.
Gli occupanti, volontari della Protezione civile, che non hanno riportato ferite gravi, sono stati portati in ospedale per gli accertamenti. Preoccupa l’incendio che, scoppiato tre giorni fa nei boschi di Piazza Armerina, ha un fronte ancora attivo che ha quasi raggiunto il paese di Aidone.
A Palermo e provincia, con la temperatura che ha toccato i 40 gradi, le squadre – raddoppiate – dei vigili del fuoco e della forestale sono impegnate in una ventina di fronti: a Camporeale, a Corleone dove sono minacciate alcune aziende agricole, a Valledolmo dove le fiamme stanno creando non poche apprensioni ai residenti di alcune abitazioni, a Castronovo di Sicilia nei pressi di un motel, a Trabia, Belmonte Mezzagno e Villafrati nella zona della statale Palermo-Agrigento.
Da tre giorni vari fronti di fuoco tengono impegnati i vigili del fuoco e le squadre della Protezione civile in diversi paesi delle Madonie. Gli incendi hanno attaccato soprattutto le aree boschive del parco: da Polizzi Generosa a Collesano, da Petralia Soprana a Castelbuono.
Le fiamme sono arrivate anche nella zona montuosa in cui si trova l’anfiteatro naturale della Quacella, che si estende a semicerchio da monte Mufara a monte Quacella. È un’ampia area di grande fascino e di forte richiamo naturalistico.
Da tre notti si vivono fasi drammatiche per il gran numero di focolai attivati da mani criminali che i canadair e i mezzi della Protezione civile cercano di domare. Ma quando se ne spegne uno ne nascono altri. È una ferita grave per le risorse naturali e le bellezze uniche del parco.
A Petralia Soprana il fuoco è divampato per due notti giungendo fino a ridosso della miniera di salgemma nella zona di Raffo. “Si prova un grande dolore – dice il sindaco di Polizzi Generosa, Gandolfo Librizzi – nell’assistere con senso di impotenza all’aggressione delle fiamme. Tutti abbiamo il dovere di difendere e proteggete il nostro patrimonio. Va anche detto grazie a chi è stato impegnato per domare i roghi e l’incendio che ha devastato la montagna che domina la vallata di Polizzi”.
Nel Catanese, a causa di un incendio lungo i versanti ai margini della strada, è stata temporaneamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, la statale 417 “di Caltagirone”, nei pressi del km 60 a Belpasso, in provincia di Catania. Il traffico è stato deviato. La strada è stata riaperta intorno alle 20.