Tra le tante storie di paura e coraggio nella terribile giornata degli incendi che hanno devastato Catania durante lo scorso fine settimana, ce n’è una che arriva dall’Enpa, l’Ente nazionale per la protezione degli animali.
“Sabato – racconta Enza, delegata dell’Enpa di Canicattì – ho ricevuto una chiamata di aiuto da Ilaria Fagotto, presidente della Lai con cui collaboriamo spesso: stava andando a fuoco una sua proprietà a Catania e c’erano tantissimi cani da salvare. Quando sono arrivata sul posto la strada era in mezzo a due fuochi, mi hanno sconsigliato di proseguire ma non potevo lasciare tutte quelle anime lì”.
“Un albero è caduto in mezzo alla strada – continua – ma alla fine sono arrivata alla villetta. Il paesaggio era spettrale, tutto in cenere. Con Ilaria ho cercato di mettere in sicurezza i cani, abbiamo riempito i secchi d’acqua. Li abbiamo soccorsi, messo pomate rinfrescanti. Solo uno è rimasto gravemente ustionato e l’ho portato con me per farlo ricoverare in una struttura. E’ un pitbull, salvato dai combattimenti dalla Lai, la Lega antispecista italiana, le sue condizioni sono ancora critiche e rischia l’amputazione di una zampa. Mentre eravamo lì poi un gruppo ausiliario di soccorso ci ha portato due cuccioli piccolissimi, avevano ancora gli occhi chiusi, li abbiamo portati a una mamma che aveva da poco perso i suoi cuccioli e li ha allattati. Per fortuna sono tutti salvi ma è stato uno scenario apocalittico”.
Ilaria su Facebook ricostruisce la vicenda: “Grazie al cielo siamo vivi. Scioccati, ustionati, doloranti, ma vivi, io e tutti gli animali. I vigili del fuoco sono arrivati qui solo dopo 4 ore e oggi ho capito bene e sulla mia pelle che la gente in Sicilia in questi casi di grande emergenza può solo crepare. Nelle ville accanto sentivo una ragazza urlare tra le fiamme alte, spero tanto che sia viva. Grazie infinite a un angelo vicino di casa di cui non conosco il nome, che mi ha avvisata urlandomi da fuori come un forsennato mentre dormivo che arrivavano le fiamme altissime, consentendomi di fuggire nella zona di sotto”.
Tantissime le segnalazioni arrivate alla sezione Enpa di Piazza Armerina. “Ci siamo svegliati circondati dal fumo – racconta Patrizia, volontaria Enpa -. Abbiamo cercato gli animali tra le ceneri. Abbiamo trovato cinque cuccioli nei boschi andati in fumo. Alcuni li abbiamo recuperati da tane sottoterra. Purtroppo non siamo ancora riusciti a prendere la mamma. I cani sono molto spaventati. In quei boschi vivono tantissimi animali, cani gatti che stiamo aiutando ma ci sono anche tanti cinghiali, conigli”.