Dopo il collegamento con le sale operative il ministro dell’ Interno, Luciana Lamorgese, ha presieduto, nella prefettura di Palermo, il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
“Abbiamo parlato delle risorse del Pnrr. Dobbiamo stare sempre più attenti perchè non ci sia un’infiltrazione nell’economia legale e perchè l’azione di contrasto alla mafia vada perseguita e il ministero dell’Interno l’ha rafforzata – ha detto il ministro – Abbiano stipulato un protocollo d’intesa con l’Associazione nazionale costruttori edili dando la possibilità all’Ance di consultare la Banca nazionale antimafia del ministero affinchè possano verificare i profili dei propri partner”.
“Quando ho scelto Palermo per la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica ho pensato che era il periodo più intenso di arrivi di flussi migratori. Non ho voluto nascondermi, ho voluto metterci la faccia e ho ritenuto di dover essere vicino a una terra di primo approdo dei migranti che merita rispetto e ringraziamento per tutte le attività che i sindaci si trovano a dover affrontare”.
E sugli incendi ha aggiunto: “Non ci sono evidenze in questi termini, cioè di una regia occulta che lega i roghi che sono scoppiati in varie regioni. Certamente occorre una cultura volta a preservare l’ambiente e il territorio”, ha detto il ministro parlando degli incendi.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il capo di stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, il comandante generale dell’ Arma, Teo Luzi, il comandante generale della guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, il capo della Polizia, Lamberto Giannini, il direttore generale del Dis Elisabetta Belloni, il capo del Dap Bernardo Petralia, il capo dipartimento liberta’ civili e immigrazione Michele Di Bari, il capo dipartimento dei vigili del fuoco Laura Lega, il capo della protezione civile Fabrizio Curcio, il comandante generale delle capitanerie di porto Nicola Carlone, il sottosegretario Nicola Molteni. Oltre al prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, hanno partecipato anche il procuratore a Palermo, Francesco Lo Voi, il sindaco Leoluca Orlando e il presidente della Regione Nello Musumeci.
“Quest’estate abbiamo dovuto affrontare emergenze importanti e dobbiamo operare perché non si verifichi più quanto sta accadendo in Sicilia ormai da troppi anni. Già da settembre è necessario un tavolo di lavoro comune, perché per ottenere questo risultato abbiamo bisogno di molti più uomini, mezzi e di ulteriori risorse. Questo ho chiesto durante la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La Regione dal canto suo farà la propria parte” ha detto proprio il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci al termine della riunione di Ferragosto.