La ripresa degli incendi nelle Madonie sta mettendo in crisi le aziende agricole e gli allevamenti rimasti privi del foraggio per gli animali. Il fronte di fuoco oggi ha interessato San Mauro Castelverde che già nei giorni scorsi aveva fronteggiato incendi di vaste dimensioni.
“Il 70 per cento del territorio è stato devastato. Al danno ambientale si aggiunge ora quello che colpisce un intero sistema produttivo. Davanti a noi c’è la disperazione”, dice il sindaco Giuseppe Minutilla, che anche oggi ha seguito le operazioni di spegnimento a cui hanno partecipato canadair, vigili del fuoco, squadre di volontari e della Protezione civile.
Solo a San Mauro Castelverde sono stati bruciati vivi 50 bovini. Altri tremila sono stati messi in salvo ma non c’è foraggio sufficiente. È lo stesso problema degli allevatori di Gangi dove gli incendi hanno ucciso decine di animali e danneggiato diverse strutture produttive. La sopravvivenza degli allevamenti è ora affidata alla donazione di foraggio da parte di allevatori risparmiati dai roghi e all’uso delle poche scorte salvate dalle fiamme. Per promuovere un controllo diffuso e per individuare strategie di intervento il prefetto di Palermo ha convocato per lunedì una riunione con i sindaci dei paesi più colpiti.
Intanto dalla Regione arrivano i primi ristori agli allevatori danneggiati. Per accedere al beneficio dovranno dichiarare alla protezione civile siciliana (secondo i dettagli che saranno resi noti nell’avviso pubblico) la superficie a pascolo andata in fiamme, lo stoccaggio di fieno distrutto e il numero di capi detenuti. Saranno ristorate anche le spese necessarie al ripristino delle recinzioni delle aree destinate a pascolo. Dopo una rapida verifica dell’Ispettorato agrario competente (che dovrà avvenire entro 24 ore), la protezione civile provvederà ad accreditare la somma necessaria.