ROMA – A seguito della richiesta avanzata dalla Regione siciliana, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato ieri sera il Dpcm con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di protezione civile.
Questa mattina si è svolta una riunione di aggiornamento durante la quale è stata confermata la partenza per la Sicilia, nella giornata di oggi, di squadre provenienti da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e dalle province autonome di Trento e Bolzano.
Sono trentatré le squadre di volontari che daranno una mano per contrastare l’eccezionale ondata di incendi in Sicilia. Il loro arrivo è previsto per domani e viaggiano sui mezzi dotati di sistemi di spegnimento.
“L’iniziativa del governatore si è resa necessaria di fronte all’aggravarsi del rischio di incendi, dovuto all’eccezionale situazione meteoclimatica con temperature torride che interessa tutta la Sicilia e che potrebbe protrarsi per oltre una settimana”, spiega una nota della Regione.
Il riconoscimento dello “stato di mobilitazione” determina un concorso straordinario di risorse extra-regionali, sia in termini di uomini sia di mezzi appartenenti ai vigili del fuoco e al volontariato.
Si tratta di personale esperto in antincendio. “Nell’ambito del volontariato di Protezione civile – spiega il capo regionale Salvo Cocina – queste collaborazioni extraregionali avvengono in maniera bilaterale e con ottimi risultati operativi. Contestualmente il nostro Dipartimento sta organizzando la distribuzione sul territorio regionale delle squadre e la logistica, cercando alberghi idonei per ospitare i volontari nelle zone di Catania, Palermo ed Enna”.
Intanto con il raddoppio dei turni di servizio sono 806 i vigili del fuoco impegnati oggi in Sicilia per fronteggiare gli incendi boschivi e di vegetazione: 119 squadre in tutto che operano con 212 mezzi antincendio. Effettuati nelle ultime 12 ore 232 interventi per incendi, 76 quelli in atto entro le 11.