Con i circa 50 episodi parossistici che dal 16 febbraio 2021 hanno interessato il cratere di Sud-Est del vulcano, l’Etna ha incrementato la sua altezza raggiungendo i 3357 metri sul livello del mare.
Gli eventi succedutisi nell’anno in corso hanno accumulato notevoli quantità di materiale piroclastico e strati di lava sul cono del cratere di Sud-Est – il più giovane e più attivo dei quattro crateri sommitali dell’Etna – portando ad una cospicua trasformazione della sagoma del vulcano.
Grazie all’analisi e all’elaborazione delle immagini satellitari, il Cratere di Sud-Est è ormai di gran lunga più alto del “fratello maggiore”, il Cratere di Nord-Est, da 40 anni la vetta indiscussa dell’Etna.
Questo dato storico, che ha un’incertezza di 3 metri, è stato ottenuto tramite l’elaborazione di due triplette di immagini del satellite Pléiades acquisite il 13 e il 25 luglio 2021, nell’ambito della partnership internazionale Geohazard Supersites and Natural Laboratories, permettendo di aggiornare il modello digitale della superficie dell’Etna.
Anche stamattina a partire dalle 7.20 è stato registrato un evento esplosivo al Cratere di Nord-Est, generando una nube di cenere che ha raggiunto l’altezza di circa 6.000 metri che successivamente si è dispersa verso sud-est. A questa esplosione, avvertita nei centri urbani a ridosso del vulcano, sono seguite ulteriori, deboli emissioni di cenere e vapore.