PALERMO – E’ morto all’età di 96 anni Giuseppe Montalbano, figura storica del Pci siciliano, eletto per due legislature al Senato, sindaco per oltre 15 anni di Sambuca di Sicilia, fu portavoce delle istanze delle popolazioni del Belìce in Parlamento subito dopo il terremoto del ’68.
Legato da amicizia personale a figure di primo piano del Pci, da Luigi Longo a Pietro Ingrao, da Giorgio Napolitano a Emanuele Macaluso, aderì al partito che aveva appena 16 anni e partecipò al primo congresso istitutivo della Federazione Giovanile Comunista.
Nel 1945 viene eletto membro del Comitato Federale del partito. Negli anni del dopoguerra è tra i protagonisti in Sicilia delle grandi lotte sociali per il lavoro e con altri dirigenti politici e sindacali partecipa all’occupazione dei feudi incolti e abbandonati dagli agrari.
Nel 1960 viene eletto consigliere comunale a Sambuca di Sicilia e nel 1964 diventa sindaco del comune con una lunga tradizione di sinistra, carica che ricopre fino al 1980. Il terremoto del 1968 che devastò i Comuni della valle del Belice, lo vide assieme agli altri sindaci del territorio, promotore e organizzatore della ricostruzione.
Eletto per la prima volta senatore nel giugno del 1979 nel collegio di Sciacca, fu riconfermato nella legislatura successiva ricoprendo anche la carica di vice presidente delle Commissioni bicamerali per il terremoto del Belice e del Mezzogiorno.
Nel 2003, a ottant’anni, scrive e pubblica con successo il suo primo libro, “Ricordi di un comunista”, che ripercorre settant’anni della storia politica della Sicilia e del suo paese, attraverso analisi, critiche e autocritiche, dell’autore.
I funerali si svolgeranno domani pomeriggio 16 agosto, nella chiesa della Madonna dell’Udienza a Sambuca di Sicilia.