Sono oltre 30.000 i lavoratori fuorisede della Sicilia che, grazie alla possibilità di sfruttare i vantaggi dello smart working, si sono potuti spostare dalla città in cui ha sede l’azienda per cui lavorano senza dover rinunciare al proprio impiego. I numeri sono stati elaborati da Facile.it.
In alcune aree della regione la richiesta di linee Adsl e connessioni ad alta velocità (indispensabili per il lavoro agile) ha registrato picchi importanti. Fra marzo 2020 e gennaio 2021, a Palermo si sono attestati a +11%, a Messina +10% e a Ragusa all’ 8%.
La Sicilia, con un +27% nel saldo fra i lavoratori in rientro e quelli in uscita dalla regione, è anche al secondo posto nella classifica nazionale delle aree d’Italia che hanno visto mutare grazie allo smart working la propria mappa del lavoro.