Una gran parte dell’ex monastero Sant’Agata di via Madonna del Rosario, che nel 1998 era stato concesso in convenzione a un’associazione culturale, ma successivamente divenuto luogo di attività non autorizzate, 30 anni dopo viene restituito al patrimonio pubblico. GUARDA LE FOTO
Grazie a un’operazione pacifica condotta dalle forze dell’ordine, Polizia di Stato, Polizia municipale e Guardia di finanza, in esecuzione di un’ordinanza del sindaco Salvo Pogliese, dello scorso 11 agosto, di sgombero dell’immobile settecentesco attiguo alla badia di Sant’Agata. All’interno c’era un solo occupante che ha lasciato tranquillamente i locali con gli effetti personali, per consentire agli operai del Comune di bloccare gli accessi del vastissimo edificio di interesse storico e dell’annesso grande spazio all’aperto. Nonostante la revoca della concessione comunale all’associazione operata già nel 2001, l’edificio è stato utilizzato abusivamente, in tutti questi anni per attività non consentite, come “centro sociale” con disturbo della quiete pubblica anche in orari notturni.
“Uno dei palazzi di grande pregio architettonico e di disarmante bellezza del nostro centro storico, sfregiato e tenuto in pessimo stato a causa di una occupazione abusiva pluridecennale e diventato location per rave party, musica a volume altissimo fino all’alba, fenomeni documentati e reiterati di spaccio di sostanze stupefacenti di ogni tipo – ha detto il sindaco Pogliese -. Il centro Auro di ‘sociale’ e di ‘politico’ non aveva più nulla da molto tempo e, a differenza di altre ‘occupazioni’ del passato, era diventato un corpo estraneo nel quartiere. Ringrazio il prefetto, il questore e le forze dell’ordine per la sensibilità dimostrata nel voler sgomberare, nei modi e nei tempi più opportuni, gli occupanti, restituendo a Catania, e presto ai catanesi, un pezzo di quartiere che le è stato strappato per anni”.
“A noi il compito di farlo rinascere a nuova vita e trasformarlo in luogo vissuto e punto di riferimento per cittadini e turisti – ha aggiunto il sindaco -. Già monastero femminile dell’Ordine delle suore benedettine sotto il titolo di Sant’Agata, dal secondo dopoguerra l’immobile venne ceduto dalla Curia al Comune; per due decenni ha ospitato la tipografia dei quotidiani La Sicilia ed Espresso Sera e dal 1991 è stato sede del “C. S. O. Auro”.
“L’edificio di via Santa Maria del Rosario ritorna alla città – ha continuato il primo cittadino – e grazie a una nostra idea progetto abbiamo ottenuto dal ministero delle Infrastrutture un finanziamento per la ristrutturazione completa dell’immobile e la sua destinazione a hub turistico e della mobilità sostenibile, per la migliore fruizione del patrimonio Unesco. Un grande intervento di riqualificazione che segnerà il tratto di quella zona di accesso del nostro centro storico”.
Il finanziamento riguarda l’intervento “Catania Inside. Innovazione, Cultura, Turismo, Mobilità” e consiste in 8,7 milioni di euro per lavori di riqualificazione e 870 mila euro per la progettazione esecutiva e servizi complementari alla realizzazione dell’intervento.