Sono circa tre milioni gli italiani immunocompromessi ai quali per primi verrà somministrata la terza dose di vaccino anti-covid, a partire dal 20 di settembre.
E’ quanto deciso oggi nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato il ministro della Salute Roberto Speranza e il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo.
Al centro della riunione, dopo il parere favorevole espresso dalla Cts dell’Aifa e dal Comitato tecnico scientifico del governo, c’è stata la somministrazione di dosi ‘booster’ a quelle categorie maggiormente esposte o a maggior rischio di malattia grave.
Ed è già in corso tra il ministero della Salute e i tecnici delle regioni, sottolinea una nota della struttura commissariale, un confronto per “la pontuale definizione della popolazione target” all’esito del quale verranno aggiornati i sistemi informatici per l’avvio delle somministrazioni in tutto il Paese. Per consentire l’inoculazione della terza dose, sottolinea ancora la struttura di Figliuolo, verranno messe a disposizione ulteriori dosi di vaccino a mRna Pfizer e Moderna.
“Poi – ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza – si procederà con gli altri soggetti fragili, gli ospiti delle Rsa e gli ultraottantenni. Nel suo parere, il Comitato tecnico scientifico ha sottolineato che è “raccomandabile” la terza dose “nei soggetti trapiantati, e, più in generale, in quelle categorie di soggetti connotati da significativa alterazione della funzionalità del sistema immunitario per cause legate alla patologia di base (es. immunodeficienza comune variabile) o a trattamenti farmacologici determinanti marcata compromissione della risposta immunitaria”.