Nelle ultime ore arrivano segnalazioni di disservizi della piattaforma regionale nelle farmacie per il rilascio del green pass da tampone. A lamentarsi per le attese sono in particolare i docenti. Riportiamo qui i racconti di due lettrici.
“In Sicilia – scrive Sofia Giannelli – centinaia di insegnanti in questi giorni non stanno potendo lavorare regolarmente, impossibilitati a presentarsi a scuola con green pass valido. Il sistema regionale collegato alle farmacie convenzionate va in sovraccarico, rendendo impossibile il caricamento dei dati necessari sugli esiti dei tamponi. La piattaforma regionale va in blocco per ore, e se si ha prenotazione del tampone in orario pomeridiano, come la maggior parte dei docenti è costretta a fare, si resta in attesa pomeriggi interi, senza ottenere la certificazione in tempo utile per prendere servizio l’indomani. I docenti coinvolti sono costretti a prendere permessi non retribuiti, pur di non incorrere nelle pesanti sanzioni previste e non essere ritenuti assenti ingiustificati. Tutto questo mentre ci stiamo sottoponendo ogni 48 ore a tamponi invasivi, spendendo centinaia di euro, rispettando comunque una legge a nostro avviso ingiusta e discriminatoria. Vorrei ribadire che moltissimi lavoratori non possono essere vaccinati per motivi di salute, e che non possono usufruire di esenzione poiché i criteri previsti riguardano una casistica ritenuta fin troppo esigua anche dagli stessi medici”.
Stessa storia per Stefania Picone: “Sono una docente di scuola superiore. Vorrei segnalare il grave disservizio avuto oggi per il rilascio del green pass. Sono stata in diverse farmacie di Catania. Dalle 16.30 alle 19.30 ho girato come una trottola per tutta la città sperando di trovare una farmacia in cui avere il rilascio della certificazione verde. Come me, tantissima altra gente che aveva urgenza del green pass per lavorare, viaggiare, svolgere attività sportiva, è rimasta a mani vuote. Abbiamo rispettato tutte le normative vigenti, ma la farmacista non riusciva a caricare i dati degli utenti e il sistema era completamente bloccato. Ora, io mi chiedo: domani come farò per entrare a scuola?”.
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