Nei giorni scorsi, su direttive del Questore Vito Calvino, sono stati intensificati i controlli sui locali della movida nel centro storico di Catania e della costiera acese per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Controllato un bar/pub nei pressi di via Antonino Di San Giuliano, la totalità degli avventori risultava priva della mascherina per il contenimento Covid, compresi gli addetti alla somministrazione: è scattata la sanzione amministrativa di 400 euro al titolare e la chiusura dell’attività per 5 giorni.
In un ristorante all’aperto sul litorale di Capo Mulini sono stati individuati prodotti ittici non tracciabili: sequestrati 5 chili di pesce. Inoltre, all’ingresso del locale è stata denunciata una quarantenne ucraina totalmente irregolare in Italia che esercitava l’attività di promoter per procacciare clienti al locale. Il titolare del ristorante è stato denunciato per avere dato lavoro ad un cittadina straniera irregolare sul territorio nazionale e adesso rischia la pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni. Inoltre, la donna è risultata da rintracciare per la notifica di un avviso di conclusioni indagini a suo carico per avere indebitamente percepito il reddito di cittadinanza.
Sempre ad Acireale, venerdì sera, fuggi fuggi da un locale in centro durante i controlli della polizia: giovani senza mascherina sono scappati per paura delle sanzioni, visto che la Sicilia è ancora in zona gialla. Al titolare del bar sono state contestate le violazioni alla normativa anti Covid, che prevedono il pagamento di una somma pari a 400 euro, procedendo anche alla sanzione accessoria della chiusura del locale per 5 giorni.