“Lavoriamo per completare la vaccinazione del personale scolastico. Siamo quasi all’80%. Sono preoccupato per chi non si è ancora vaccinato e credo vada allontanato dal posto di lavoro, magari affidandogli un altro compito. Chi sta a contatto coi nostri figli o nipoti, o chi fa il medico deve essere vaccinato o è incompatibile con la propria funzione”.
Lo sostiene il governatore siciliano Nello Musumeci, il quale, per quanto riguarda i dati dei positivi, in calo negli ultimi due giorni in Sicilia, non si fa illusioni. “Certo sono felice quando vedo un segno meno. In Sicilia la presenza di quasi 5 milioni di turisti inevitabilmente ha determinato una promiscuità maggiore”.
“E’ ancora presto – prosegue – per poter dire che abbiamo invertito la tendenza, serve più prudenza e più disponibilità al vaccino. Non ci sono altre soluzioni, noi le abbiamo studiate tutte in questi mesi dai vaccini nei comuni montani, a quelli nelle isole minori. Non sappiamo più cosa fare. Chi ha deciso di non vaccinarsi non lo farà. Chi è indeciso spero tenga conto del fatto che il 90% dei ricoverati non è vaccinato” .
Sulla terza dose di vaccino Musumeci ha aggiunto: “Sono assolutamente d’accordo con chi all’interno del governo nazionale pensa alla terza dose. La diffusione delle varianti mette in difficoltà la comunità nazionale e in alcuni casi si rischia di vanificare persino lo sforzo del vaccino. Ecco perché credo che bisogna fare tutto ciò che è possibile per aggredire questo pericoloso virus e restituire serenità alla nostra comunità”.
“Non appena il governo – prosegue Musumeci – avrà formalizzato la decisione per la terza dose noi ci adopereremo come abbiamo fatto sempre. Sperando che la riluttanza e la resistenza di una sparuta minoranza di siciliani di fronte al vaccino possa essere superata”.