Un professore siciliano (che prima insegnava a Siracusa ma per motivi familiari si è trasferito al Nord) regolarmente vaccinato è stato respinto dalla scuola dove insegna a causa del mancato rilascio del green pass.
E’ successo a Como, secondo la denuncia del Codacons, al quale il docente di matematica dell’Istituto Gaetano Pessina si è rivolto per ottenere assistenza.
“L’insegnante – racconta l’associazione – si è recato ieri in via Milano per prendere regolarmente servizio prima dell’inizio delle lezioni, ma al momento dei controlli sul green pass l’amara sorpresa: dalla certificazione rilasciata dal ministero della salute risulta infatti una sola dose di vaccino, pur avendo il docente ricevuto entrambe le dosi previste dal piano vaccinale, la prima Astrazeneca, la seconda Pfizer, ed essendo quindi pienamente in regola con le disposizioni vigenti”.
A nulla sono valse le spiegazioni del professore, che è stato costretto a correre in farmacia e sottoporsi a sue spese al tampone per poter accedere alla struttura scolastica.
“Non solo – continua il Codacons -: il docente è stato informato dai vertici dell’istituto Pessina che, in assenza di regolare green pass, non gli sarà consentito l’accesso alla scuola nei prossimi giorni, e che dovrà prendere un periodo di aspettativa fino a che non otterrà una regolare certificazione”.
“Siamo in presenza di un grave esempio di mala-burocrazia sanitaria, con un cittadino regolarmente vaccinato che non può svolgere la propria attività lavorativa, né utilizzare tutti gli altri servizi per i quali è previsto il green pass a causa di un disservizio imputabile unicamente al servizio sanitario – afferma il segretario nazionale Francesco Tanasi -. Un caso purtroppo non isolato, perché sono migliaia in tutta Italia i vaccinati che, a causa di problemi tecnici del sistema informatico che rilascia il green pass, non riescono ad ottenere la certificazione sanitaria”.
Il Codacons pubblica sul proprio sito il modulo attraverso il quale i cittadini che hanno concluso il piano vaccinale ma non riescono a ottenere il green pass possono diffidare ministero della Salute, Regioni e Asl e avviare le pratiche per le doverose azioni risarcitorie per i danni morali e materiali subiti.