Sicilia, zona gialla da lunedì scorso, ancora con gli indicatori decisionali sopra soglia: 22,5% in area medica di pazienti Covid (contro la soglia del 15%) e 13,9% in terapia intensiva (contro la soglia del 10%). Scende l’incidenza di casi per 100 mila abitanti: 190,4 contro 200,7.
Sardegna al limite del 15% per l’area medica e intensive sopra il limite con il 13,2%, valori in salita ma incidenza in discesa (117,4 contro 148,5). Calabria 16,8% in area medica e sotto limite per intensive (8,9%), in crescita.
Questi gli indicatori decisionali ministero Salute/Protezione civile che accompagnano la bozza del monitoraggio settimanale all’esame della cabina di regia e che verrà illustrato oggi.
Sono 17 le Regioni e Province autonome che questa settimana risultano classificate a rischio moderato. Erano 10 la scorsa settimana. Le restanti 4 Regioni (Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta) sono le uniche con classificazione di rischio bassa.
La Sardegna, che presenta alti indicatori ospedalieri (15% per l’area medica e intensive sopra il limite con il 13,2%), vede invece i nuovi casi Covid segnalati in settimana con trend in discesa (totale 1.483), anche se i focolai sono in aumento.
Sette Regioni e Province autonome riportano allerte di resilienza. Spicca il caso della Sicilia, dove i nuovi casi di Covid-19 segnalati in settimana sono in crescita e pari a 9.771. Casi in crescita, nel trend settimanale, anche in Veneto: sono 4.217.
Per quanto riguarda l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici, nel periodo 11-24 agosto 2021 è stato pari a 0,97 (range 0,92-1,01), prossimo alla soglia epidemica e in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente quando aveva raggiunto il valore di 1,01. Si osserva una lieve diminuzione anche dell’Rt basato sui casi con ricovero ospedaliero.
L’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi di Covid-19 è pari questa settimana a 74 per 100.000 abitanti (per il periodo 27/08/2021-02/09/2021) rispetto al valore di 77 per 100.000 abitanti del periodo 20-26 agosto 2021 e riportandosi sui valori registrati a metà agosto.
L’incidenza rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.
Il monitoraggio conferma che la circolazione della variante Delta è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione europea ed è associata a un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri Paesi con alta copertura vaccinale.
Una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano, si sottolinea, gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.
Si conferma inoltre la necessità di realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.