SIRACUSA – Decine di persone sono indagate tra Siracusa e Torino, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di circa 150 truffe a istituti religiosi e case di riposo di tutt’Italia. I carabinieri, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Siracusa, hanno sottoposto all’obbligo di dimora 7 persone (4 residenti nel Siracusano e 3 nel Torinese). Sono in corso le ricerche di un ulteriore soggetto destinatario della misura.
Accertate 148 truffe perpetrate dal 5 settembre 2014 al 5 febbraio 2019 da un gruppo organizzato e caratterizzate da modalità operative seriali. Secondo i militari dell’Arma gli indagati, spacciandosi per impiegati di banca o di enti benefici, contattavano gli istituti sostenendo che erano stati a loro destinati fondi statali o di anonimi benefattori. L’erogazione del denaro, però, era subordinata al versamento di una somma da mille a tremila euro su conti correnti di complici, a titolo di restituzione di presunte eccedenze accreditate per errore.
Le vittime, seguendo in maniera scrupolosa le indicazioni ricevute, restituivano le predette somme di denaro tramite vaglia postali veloci o mediante ricariche postepay intestati a complici;
dopo la “restituzione” del denaro, le persone offese, recandosi presso i rispettivi istituti di credito per la riscossione delle sovvenzioni, si rendevano conto della truffa.
Gli investigatori ritengono che sia stato accumulato un illecito profitto di 254 mila euro. Sono in corso perquisizioni per eseguire il sequestro per equivalente della somma illecitamente accumulata.
Oltre agli 8 indagati, destinatari dell’obbligo di dimora, sono stati denunciate altre 69 persone che dietro compenso (generalmente variabile dai 200 ai 400 €), procuravano carte ricaricabili, schede telefoniche per contattare le vittime e notizie utili per guadagnarne la fiducia.
L’indagine ha preso le mosse dalla constatazione del significativo aumento, a partire dai primi mesi del 2017, delle truffe in danno di istituti religiosi su tutto il territorio nazionale e ha portato al riconoscimento di una associazione operante nel Siracusano finalizzata alla commissione di truffe in tutt’Italia.
E’ stato disposto anche il sequestro di 21 conti correnti riconducibili agli indagati. Durante le perquisizioni sono state sequestrate 10 carte di credito/debito in uso agli indagati, altre 8 carte “vergini” per la clonazione provviste di microchip e 16.000 euro in contanti. Tre dei soggetti coinvolti nell’operazione sono risultati percettori di reddito di cittadinanza, per i quali è stata proposta la revoca del beneficio.