Il 52esimo parossismo dell’Etna dall’inizio di febbraio, con fontane di lava, accompagnato da forti boati e da un’intensa nube eruttiva, ha fatto ripiombare i paesi ai piedi del vulcano nell’incubo cenere lavica.
Questa volta, il materiale piroclastico scaraventato dal cratere di Sud-Est è caduto abbondantemente su Piedimonte, Linguaglossa, Mascali, Fiumefreddo fino alle porte di Messina con un’intensa pioggia di cenere su Taormina e Giardini.
La coltre nera si è depositata sull’A18 Messina-Catania con particolari disagi nel tratto Giarre-Giardini Naxos, dove da ieri pomeriggio personale della manutenzione è impegnato per ripulire la sede stradale.
Le operazioni stanno proseguendo anche oggi, nei tratti interessati sono stati istituiti restringimenti di carreggiata. E’ corsa contro il tempo perché l’arrivo della pioggia potrebbe complicare la situazione. In tal senso, la polizia stradale raccomanda prudenza perché l’asfalto bagnato e la cenere vulcanica rappresentano un mix pericoloso.