Grazie a uno specifico nucleo della polizia municipale finalizzato alla tutela creato su direttiva del sindaco di Catania Salvo Pogliese per gestire e utilizzare le immagini fornite delle telecamere di videosorveglianza installate in vari siti del territorio comunale, sono stati redatti i primi 56 verbali ai danni dei proprietari dei veicoli utilizzati per commettere l’attività illecita, mentre sono ancora al vaglio le immagini di numerose altre violazioni che verranno contestate all’esito delle indagini in corso nei confronti degli incivili.
“Consideriamo questi risultati della videosorveglianza – ha detto Pogliese – solo il primo step di un lavoro serrato avviato per reprimere l’inciviltà di cittadini catanesi e abitanti nei comuni limitrofi, che utilizzano da anni Catania come fosse una discarica. Finalmente abbiamo le condizioni per invertire una rotta sbagliata avviata in passato, poiché dal primo novembre scatterà la raccolta porta a porta dei rifiuti nelle zone periferiche dove si registrano le maggiori violazioni per le incursioni di cittadini di altri comuni, per via della presenza dei cassonetti che gradualmente spariranno del tutto, a cominciare da San Giovanni Galermo”.
“Le telecamere di videosorveglianza – ha spiegato ancora Pogliese – sono già attive in numerosi punti, ma altri sistemi di riprese video stanno per entrare in funzione con sistemi moderni e performanti in termini di utilizzo delle immagini, per punire gli irriducibili nelle violazioni delle più elementari norme ambientali e sostenere il lavoro della polizia municipale che sta operando con efficacia nonostante il ridottissimo numero di personale in organico”.
“Abbiamo messo a punto un crescendo di controlli repressivi e azioni di sensibilizzazione – ha aggiunto il sindaco – per cui sono impegnati in prima linea l’assessore Fabio Cantarella coi tecnici comunali e della SRR area metropolitana di Catania, per imprimere una svolta ormai indifferibile. Dopo un decennio di tentativi, con la SRR si è riusciti finalmente ad aggiudicare una gara per la differenziata porta a porta in due terzi della città e a breve speriamo anche nel terzo lotto, un risultato che in pochi mesi ci dovrà portare ad avere livelli migliori di raccolta di rifiuti diversificata per tipologia di rifiuto, unica impostazione possibile che i cittadini devono fare propria per evitare le emergenze della saturazioni delle discariche e in prospettiva di diminuire anche le tariffe della Tari”.
Le azioni di contrasto agli incivili che sfregiano l’ambiente e il contesto civile con l’utilizzo di telecamere, rientra in un più vasto piano di azione dell’amministrazione comunale di intensificare i controlli sull’illecito conferimento dei rifiuti solidi urbani, sia mediante servizi di appostamento, con agenti della polizia municipale in abiti civili, in aree ove sono ancora presenti cassonetti della nettezza urbana, sia utilizzando le immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza istallati nei siti maggiormente interessati dal fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti su aree pubbliche. I servizi di appostamento eseguiti solo negli ultimi sessanta giorni hanno consentito di elevare ben 437 verbali ai danni di altrettanti trasgressori – la maggior parte dei quali sono stati anche identificati – colti nell’atto di conferire rifiuti oltre l’orario consentito o in violazione dell’ambito territoriale di residenza o, ancora, per avere smaltito rifiuti speciali sulla strada anziché nelle piattaforme autorizzate. Le attività di controllo espletate nei mesi di agosto e settembre, secondo i report della polizia municipale, hanno dato luogo a verbali amministrativi dell’importo complessivo di oltre 72 mila euro, a cui vanno aggiunti i proventi degli altri 56 colti in flagrante dalle telecamere nell’atto di conferire erroneamente i rifiuti, per un totale di oltre 500 verbalizzazioni solo in due mesi di controlli effettuati.
Infine, sul fronte dell’attività di prevenzione degli incendi, durante il periodo estivo la Sezione Polizia Ambientale del Corpo di Polizia Municipale ha effettuato 35 controlli su altrettante aree sottoposte a rischio d’incendio, elevando 20 verbali ai danni di quei proprietari che avevano omesso di scerbare i propri lotti, con il rischio di combustione delle sterpaglie.