CATANIA – I carabinieri di Catania hanno arrestato un 37enne per maltrattamenti in famiglia e coltivazione illecita di droga. I militari sono intervenuti alle 6 del mattino in un’abitazione di via Dittaino, allertati dai vicini di casa che segnalavano grida e frastuono provocato dalla distruzione delle suppellettili in casa di una coppia di pensionati, lui di 63 e lei di 60 anni, entrambi invalidi civili, genitori di un figlio ormai sopraffatto dall’alcol e dalla droga.
Al loro arrivo i militari hanno trovato la porta d’ingresso aperta, in casa vari oggetti distrutti ma, soprattutto, macchie di sangue sui muri e sul pavimento, inequivocabili segni della furia dell’uomo sugli inermi genitori. Il 37enne, con ancora sul volto e sulle mani le macchie di sangue dei poveretti, alla vista dei carabinieri ha cercato immediatamente di allontanarsi ma i militari lo hanno bloccato.
I genitori, ricevute le prime cure dal personale del 118, non hanno però voluto essere ricoverati per paura di una reazione del figlio. Il padre, però, ha stavolta deciso di denunciare il comportamento del figlio. La scintilla del litigio era stata causata da un colpetto che il padre con la mano aveva dato alla tv per farla accendere: ciò era bastato per scatenare l’ira del figlio che ha scaraventato l’apparecchio televisivo sulla sua testa, prendendolo a calci e pugni, tentando anche di strozzarlo.
La madre, affetta da una grave malattia neurologica degenerativa, vedendo la scena è scoppiata in lacrime ma il figlio, senza pietà, ha colpito anche lei con calci e pugni scaraventandole addosso ogni cosa a portata di mano e, quando la poveretta stava cercando di chiamare aiuto con il cellulare, gliel’ha strappato dalle mani e distrutto.
I poveri genitori non avevano mai denunciato il figlio per paura di ritorsioni, né si erano mai recati in ospedale per farsi refertare dai medici nonostante le ferite riportate nei numerosi episodi di violenza e il padre, anche in presenza dei militari durante la formalizzazione della denuncia, ha mostrato turbamento per timore che il figlio potesse nuovamente nuocere a lui e alla moglie.
I militari, infine, nel balcone hanno trovato una pianta di canapa indiana con le relative infiorescenze che veniva curata dal figlio. Il 37enne è stato subito portato in caserma per evitare un probabile linciaggio da parte dei suoi parenti, frattanto giunti e resisi conto delle condizioni fisiche dei suoi genitori. L’uomo è stato portato nel carcere catanese di Piazza Lanza in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.