a.cig.) Dalla messa in mora alla messa in… Moro. Luca, 20 anni e un talento straripante. Una luce abbagliante tra le fosche nubi che intorbidiscono la vita del Calcio Catania mettendone a forte rischio il futuro. Quello stesso futuro che, continuando così, promette di riservare al giovane centravanti palcoscenici di primissimo piano.
All’ennesima settimana da incubo in ambito societario fa da contraltare un’altra prestazione da mattatore dell’irrefrenabile capocannoniere padovano, che sul campo della matricola Monterosi aggiorna una contabilità da urlo: 10 gol all’attivo in 11 giornate, 9 nelle ultime 8, sempre a segno da 6 turni, 3 doppiette realizzate, una rete ogni 68 minuti in media, primo posto nella classifica marcatori rinsaldato e doppia cifra raggiunta già a ottobre.
Numeri clamorosi, che sono fonte di gioia nell’immediato ma anche di rammarico in ottica più ampia. E non perché Moro sia in prestito secco dal Padova. Viene da chiedersi, piuttosto, come questo gruppo, ad oggi decimo in classifica e trascinato da un attaccante così brillante, avrebbe potuto giocarsela in campionato senza problemi di gestione, penalizzazioni incombenti e magari con la possibilità di puntellare adeguatamente l’organico a gennaio.
A gennaio, però, il Catania al momento non è neppure certo di arrivarci. Eppure questo gruppo non molla di un centimetro confermando anche col Monterosi tutte le sue doti, caratteriali e non solo. Lasciare fuori dal rettangolo di gioco le scorie legate alla crisi in corso e le incognite che gravano su squadra e club non è uno scherzo e non è scontato. Sarebbe, al contrario, un facile alibi. Ma questi ragazzi ribadiscono di avere la testa giusta e tanto cuore.
Non è semplicemente questione di carattere, però. Il Catania va a prendersi la quarta vittoria stagionale, seconda in trasferta, con una prestazione intensa e attenta. La formazione di Baldini, con Albertini e Provenzano dal 1′ al posto degli squalificati Calapai e Rosaia, tiene a lungo l’iniziativa, gioca con la consueta aggressività ed esprime una buona fase offensiva, come spesso gli accade, riducendo quei passaggi a vuoto in difesa che sovente sono stati pagati a caro prezzo.
Il tridente si muove bene e non solo perché entra di prepotenza nel tabellino: Moro è un problema costante per la difesa di casa e in particolare per il frastornato Rocchi, Ceccarelli e Russini alimentano la manovra con corsa, spunti e giocate non banali. Anche il centrocampo si distingue in positivo, in particolare con le mezze ali: l’ottimo assist di Provenzano, giocatosi bene il ritorno tra i titolari, per il primo gol di Moro, come sempre molto intelligente nel dettare il passaggio, va in vetrina insieme al 3-1 dell’inesauribile Greco, lesto a incrociare il sinistro su imbeccata di Moro, a suo agio anche nella veste di assist man dopo aver soffiato il pallone a Rocchi.
Rete importante, quella del tris, perché giunta a ricacciare indietro un Monterosi che, mai davvero pericoloso sin lì, aveva ripreso a crederci grazie al rigore realizzato da Polidori e fischiato a Monteagudo per una trattenuta in area più vistosa che fallosa. Visto dimezzato il vantaggio dopo la splendida punizione a giro dal limite trasformata da Russini (e sono due, dopo quella di Catanzaro) e guadagnata da Greco con una progressione delle sue, il Catania rischia l’aggancio una sola volta, su un’avventata uscita palla al piede di Monteagudo con sfera recuperata a centrocampo da Di Paolantonio, cervello del gioco biancorosso, ma mal controllata in area da Polidori.
Sarebbe stato un pari ingiusto. Molto più giusto, anche a titolo di premio personale, il secondo sigillo di Moro, bravo ad arpionare in area un traversone di Albertini facendo fuori il povero Rocchi per un 4-1 che chiude al meglio, con il debutto del 19enne catanese Simone Pino, la bella domenica rossazzurra. In preoccupata attesa di un altro lunedì (martedì, mercoledì…) di passione.
MONTEROSI-CATANIA 1-4
Monterosi (3-5-2): Marcianò 5.5; Mbende 5 (37′ st Sdagui sv), Rocchi 4, Piroli 5; Verde 6, Franchini 5.5 (30′ st Buglio sv), Di Paolantonio 6, Adamo 5.5 (7′ st Buono 5.5), Cancellieri 6; Polidori 6, Costantino 5.5. In panchina Alia, Basile, Tartaglia, Polito, Parlati, Tonetto, Caon. Allenatore: D’Antoni 5
Catania (4-3-3): Sala 6; Albertini 6, Claiton 6, Monteagudo 5, Zanchi 6; Provenzano 7, Maldonado 6 (28′ st Cataldi sv), Greco 7 (42′ st Russotto sv); Ceccarelli 6.5 (17′ st Biondi 6), Moro 8 (42′ st Pino sv), Russini 7 (28′ st Izco 6). In panchina Stancampiano, Ercolani, Bianco, Sipos. Allenatore: Baldini 8
Arbitro: Angelucci di Foligno 6
Reti: 26′ pt Moro, 3′ st Russini, 10′ st Polidori (rig), 34′ st Greco, 39′ st Moro.
Note: spettatori 700. Ammoniti: Verde, Di Paolantonio, Adamo, Rocchi. Angoli 3-2. Recupero: 1′; 3′.