I carabinieri hanno denunciato un 45enne di Roma ritenuto responsabile di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa, violazione di domicilio ed inosservanza ai provvedimenti dell’autorità. Il nucleo radiomobile era stato attivato da una telefonata di una donna che, terrorizzata, li avvertiva che la sorella era minacciata dal suo ex convivente.
La pattuglia è arrivata in via Carlo La Porta, trovando l’uomo all’interno dell’abitazione e la donna visibilmente scossa. A seguito di accertamenti, i militari hanno appreso che l’uomo si trovava ristretto presso il carcere di Caltagirone e che, con autorizzazione del Gip del Tribunale di Catania, era stato autorizzato a raggiungere senza scorta l’abitazione romana del padre, dove avrebbe fruito dei più favorevoli arresti domiciliari, il tutto, però, osservando l’obbligo di astenersi da ogni forma di contatto con l’ex convivente e lontano dalla sua abitazione.
L’uomo ha però disatteso gli obblighi piombando all’interno della casa della sua ex compagna nell’intento di vedere il figlio di 7 anni. La donna, svegliatasi per i rumori causati dall’intrusione dell’uomo, è stata costretta a sedersi su un divano per leggere alcuni documenti. Approfittando di un attimo di distrazione dell’ex convivente, la donna è riuscita ad avvisare la sorella con un sms pregandola di allertare il 112.