“Dal 15 ottobre entrerà in vigore il decreto legge che imporrà a circa 23 milioni di lavoratori, sia nel settore pubblico sia in quello privato, l’obbligo del green pass per poter lavorare. Chi non accetta questa imposizione, sicuramente poco democratica per non dire dittatoriale, sarà escluso dal lavoro. Ma non soddisfatti di questa aperta violazione dei diritti basilari di ogni nazione che si dichiari democratica, impongono anche che questo lavoratore ‘reprobo’ rimanga senza stipendio, condannando alla disperazione anche la sua famiglia.
Come sindacato non possiamo assolutamente permettere che una legge liberticida condanni alla ‘morte sociale’ tutti quei cittadini che non hanno il green pass. Se ciò avverrà il sindacato sarà in prima linea nella difesa del diritto al lavoro e del diritto alla libertà dei lavoratori”. Con queste parole il Sinalp Sicilia (Sindacato nazionale autonomo dei lavoratori e dei pensionati) si schiera apertamente contro il governo Draghi.
“Quanto successo a Roma durante la protesta, legittima, di migliaia di lavoratori che non hanno più fiducia nell’attuale classe politica al governo – prosegue -, è da condannare senza se e senza ma. Alcuni delinquenti ne hanno approfittato per scatenarsi nella devastazione. Ma le forze politiche che sostengono il governo Draghi invece di chiedersi perché milioni di italiani sono apertamente contrari a come è stata gestita questa pandemia e per ultimo all’imposizione del green pass, fanno dichiarazioni buone solo a infiammare ancora di più gli animi. Dichiarare che gli oltre 10.000 italiani che si erano riuniti pacificamente a Roma sono tutti fascisti o inneggianti a tale dittatura è da incoscienti, accusare tutti i manifestanti di voler destabilizzare le regole democratiche alla base della nostra democrazia è da mentitori consapevoli di mentire. Mentre si ignora la crescita di giorno in giorno di un fronte civile che non ha più alcuna fiducia nelle scelte e nei provvedimenti imposti”.
Il sindacato ricorda che “tutto il sistema economico che regge la nostra nazione rischia di collassare. Basti pensare che se si bloccasse la filiera distributiva dei beni e dei servizi assisteremo a una crisi spaventosa che metterà in ginocchio l’Italia e sarà probabilmente una crisi irreversibile. Chiediamo al governo Draghi di riflettere su tutto quanto sta accadendo e di agire di conseguenza senza pregiudizi. Come Sinalp abbiamo già organizzato il nostro ufficio legale a Palermo per difendere al meglio i lavoratori e i loro datori di lavoro che saranno costretti a subire questa legge liberticida”.