Dopo 40 giorni consecutivi in ‘giallo’, la Sicilia torna zona bianca, allineandosi al resto del Paese. Le due settimane di monitoraggio hanno confermato la riduzione dei parametri di ospedalizzazione dei contagiati dal Covid, con gli indicatori sotto controllo e sotto soglia. Il rientro in “bianco” avverrà sabato, con due giorni d’anticipo: dunque dal prossimo weekend basta mascherine obbligatorie all’aperto e stop ai limiti per i ristoratori.
Ad anticipare al governo Musumeci la decisione, che sarà ufficializzata domani dalla cabina di regia, sono stati i tecnici del ministero. Subito dopo è stato il ministro Speranza, con una telefonata, a rassicurare l’assessore alla Salute dell’isola, Ruggero Razza, che ha dato l’annuncio mentre presentava il nuovo bollettino settimanale con cui la Regione comunicherà una serie di dati sull’andamento della pandemia.
“Col rientro in zona bianca possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto, ma non gli darei alcun valore politico. Dovremmo smetterla di guardare ai valori dell’epidemia come un terreno di scontro”, ha detto l’assessore. Che ha spiegato i progressi raggiunti nell’ultimo mese, con ben un milione e 300 mila vaccinati in più. “E’ cresciuta molto la campagna di vaccinazione grazie alle attività messe in campo specialmente nei comuni con il minore numero di vaccinati – ha sottolineato – Ci sono ancora tre sacche di resistenza, sono le province di Messina, Siracusa e Catania. Faremo un ulteriore sforzo”. Entro la fine di ottobre, è la previsione del governo Musumeci, si dovrebbe raggiungere l’80% delle persone immunizzate, nella provincia di Palermo si potrebbe arrivare al 90%.
“Nell’ultima settimana abbiamo registrato il 18% di contagi in meno, con un calo di oltre il 75% rispetto al picco di diffusione quando registrammo 7mila casi, e con un indice bassissimo di ospedalizzazione”, ha osservato l’assessore. Al governo Draghi, adesso, la Sicilia chiede un intervento straordinario nella legge di stabilità per “appostare fondi con l’obbiettivo di recuperare le prestazioni sanitarie che hanno ingolfato le liste d’attesa per via del Covid. Con la massa finanziaria al momento disponibile non ce la possiamo fare – avverte Razza – Serve l’intervento dello Stato”.
Ecco cosa cambierà col passaggio di colore. Innanzitutto l’utilizzo delle mascherine: in zona bianca l’obbligo è limitato soltanto ai luoghi al chiuso o nelle zone all’aperto solo se particolarmente affollate. Per quanto riguarda bar e ristoranti, salta il limite dei quattro commensali al tavolo: si possono sedere al tavolo, negli spazi al chiuso, fino a sei persone, mentre all’aperto un numero non definito.