Luca Ciliberti) Il centrosinistra vince anche la coda delle elezioni amministrative nei Comuni al ballottaggio. Il Pd e il M5s festeggiano a Vittoria, Favara, Lentini e San Cataldo. Il centrodestra conquista Porto Empedocle e Adrano, dove il candidato autonomista recupera e supera l’avversario sostenuto da tutta la coalizione. A Canicattì e Rosolini s’impongono due candidati civici.
Il primo risultato politico arriva da Vittoria dove il candidato del centrosinistra, Francesco Aiello, che al primo turno aveva sfiorato l’elezione diretta, ha ottenuto il 56% dei voti diventando così per la settima volta sindaco. Non ce l’ha fatta Salvo Sallemi, giovane esponente di Fratelli d’Italia e candidato del centrodestra, che si è fermato al 44%.
Tre volte deputato all’Assemblea regionale siciliana, Aiello rivestì anche il ruolo di assessore all’Agricoltura dal luglio 1992 a dicembre del 1993. Anche alle ultime elezioni amministrative, il neo sindaco provò a tornare sullo scranno più alto del Municipio: era il 2016 ma perse contro Giovanni Moscato, esponente del centrodestra, solo che quell’amministrazione cadde 2 anni dopo a causa dello scioglimento del Comune per mafia, al punto da travolgere lo stesso primo cittadino.
Ad Adrano, nella sfida tra autonomisti e centrodestra, Fabio Mancuso con il 50,37% dei voti ha battuto per un soffio Carmelo Pellegriti che si ferma al 49,53%, ma che al primo turno era andato vicino alla vittoria. Per Mancuso si tratta di un ritorno, visto che già in passato ha amministrato il Comune di Adrano, mentre per l’Mpa si tratta del secondo successo personale dopo la vittoria al primo turno a Grammichele.
Regge l’alleanza giallorossa a San Cataldo dove è stato eletto sindaco Gioacchino Comparato (Pd-M5s) col 62% dei voti. Il candidato di Fdi-Lega, Claudio Vassallo, si è fermato al 38%.
A Canicattì (Agrigento) Vincenzo Corbo , appoggiato da due liste civiche, è stato eletto per la terza volta sindaco con il 52,29% dei voti. Contro di lui c’era l’editore Cesare Sciabarrà appoggiato da civiche e Fratelli d’Italia.
A Porto Empedocle (Agrigento) successo per Calogero Martello appoggiato da liste civiche e da Forza Italia. Nulla da fare per lo sfidante Salvo Iacono.
A Rosolini (Siracusa) vince il civico Giovanni Spadola che ottiene il 55,39% dei consensi contro Concetto “Tino” Di Rosolini, sostenuto da Fratelli d’Italia che si ferma al 44,61%.
A Favara (Agrigento) il candidato del Pd e M5s Antonio Palumbo vince contro Salvatore Montaperto, appoggiato da Fdi, Diventerà bellissima e Udc ottenendo il 64% dei voti. In questo Comune il M5s non ha presentato il simbolo convergendo su una alleanza di forze storicamente vicine alla sinistra
A Lentini vince l’avvocato Rosario Lo Faro, appoggiato da Pd e M5s ma anche da due liste civiche con esponenti storicamente di destra, che con il 51%, batte l’uscente Saverio Bosco (48%) appoggiato da civiche.
La vittoria elettorale galvanizza tutta la coalizione del centrosinistra che adesso guarda con fiducia alle regionali 2022. Festeggia il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, che dal comitato elettorale di Gioacchino Comparato, ha seguito in diretta lo spoglio . “Il Pd vince tutti i ballottaggi e marchia la differenza e da oggi inizia la riscossa che ci porterà verso le prossime elezioni regionali”.
Su Twitter esulta il segretario del Pd Enrico Letta: “Con i ballottaggi in Sicilia ieri e oggi si completa il successo del Pd. Buon segno in vista delle regionali dell’anno prossimo, per dare una svolta alla Sicilia”.
“Ottime notizie dai ballottaggi in Sicilia dove si registrano vittorie importanti dei nostri candidati o comunque sostenuti dal M5s – aggiunge Giuseppe Conte, capo politico del M5s – Un segnale importante in vista delle Regionali del 2022, che ci dà fiducia e ci sprona a dare sempre il massimo per tutti i cittadini”.
Per Giancarlo Cancelleri, sottosegretario del M5s, “ancora più importante è sottolineare come l’asse rafforzato fra M5s e Pd stia dando un importante segnale: uomini e donne che si impegnano sul territorio con progetti e visioni credibili rappresentano una scelta per i cittadini. Un’alleanza costruita, di dialogo e di visione. Stiamo dimostrando che un centrosinistra unito vince su una destra litigiosa”.
Soddisfazione a cui si aggrega anche Erasmo Palazzotto, deputato di LeU. “Vince una proposta politica credibile e radicata sul territorio. Laddove il centrosinistra e il movimento 5 stelle scelgono la strada del coraggio si aprono prospettive reali per il cambiamento. Una lezione in vista delle prossime elezioni Regionali e di Palermo”.
L’affluenza rilevata alle 14 è del 42,04%, in calo del 12,31% rispetto al primo turno, quando era stata del 54,35%. Il calo maggiore si è registrato a Favara, dove ha votato il 19,78% in meno degli elettori rispetto al primo turno. Nei tre comuni agrigentini (anche Porto Empedocle e Canicattì hanno votato) il calo è stato di 16,55 punti. In totale erano chiamati alle urne 236.700 elettori. Hanno votato in 99.506. Questi i dati nei Comuni: a Canicattì si è recato alle urne il 40,51% degli aventi diritto, a Favara il 38,03, a Porto Empedocle il 44%, a San Cataldo il 33,79%, ad Adrano il 43,83%, a Vittoria il 51,04%, a Lentini il 32,24%, a Rosolino il 44,46%.