Un violento acquazzone, tombini otturati e montagne di rifiuti ai quattro angoli delle strade. Questo è lo scenario drammatico che si presenta da stamattina in tutta la città di Catania e che puntualmente, dati alla mano, si ripresenterà per l’intera settimana. “Comprendiamo l’emergenza – afferma il presidente del comitato CataniaNostra, Andrea Cardello – ma ormai in tutto il capoluogo etneo ogni singolo temporale diventa un’emergenza. Quando si siederanno tutti i soggetti interessati intorno a un tavolo per preparare un piano operativo adeguato anti-maltempo?”.
“Bisogna mettersi in testa che, in casi come questi, la prevenzione fa un’enorme differenza e anche alcune strade o piazze allagate in meno – prosegue Cardello – significa meno interventi da parte delle autoambulanze, meno tempo di attesa per coloro che chiamano i vigili del fuoco e più efficienza per la macchina operativa di soccorso che va letteralmente in tilt con centinaia di richieste”.
A questo punto bisogna chiedersi cosa non funziona nel sistema per il deflusso delle acque piovane. Un’incognita a cui si aggiungono anche le montagne di rifiuti che si accumulano nelle strade e che non potranno essere raccolte, con l’adeguata efficienza, ancora per molto tempo. Bisogna capire che i violenti temporali fanno parte dei nostri inverni ed è logico aspettarsi che l’amministrazione risponda in modo adeguato per evitare altri allagamenti nelle strade e per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
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