SIRACUSA – Tre volontari della Protezione civile di Modica sono stati aggrediti mentre svolgendo un attività di soccorso con una pompa idrovora in via Giulio Verne nella zona della Fanusa, località balneare a quindici chilometri da Siracusa. L’uomo, un 50enne, doveva passare con l’auto e il mezzo di soccorso gli impediva il passaggio.
“C’è stata la discussione con una volontaria – spiega l’assessore alla protezione civile Sergio Imbrò -. Poi è intervenuto il padre della ragazza e a quel punto il siracusano gli avrebbe dato un pugno alla testa. E’ intervenuto un terzo volontario che avrebbe rimediato una ginocchiata. Io stesso ho trasportato i volontari al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I: il primo ha un trauma cranico e il secondo una contusione”.
Molte strade di questa area della città sono ancora dei fiumi ed i soccorritori, che stanno provando a portare via l’acqua con delle idrovore, operano a bordo dei gommoni. “Sono volontari dell’associazione Odv venuti da Modica per partecipare alle operazioni di soccorso in favore dei tanti siracusani che ancora oggi sono alle prese con gli effetti del ciclone dei giorni scorsi.
Un gesto compiuto per quel senso di solidarietà che spinge ogni giorno donne e uomini a spendersi senza sosta per chi si trova in difficoltà come sta accadendo anche qui, in uno dei momenti più drammatici per il nostro territorio”, ha detto il sindaco Francesco Italia. “Quei volontari stavano aiutando una famiglia in difficoltà, ma a qualcuno questa cosa ha dato fastidio perché riteneva che le sue esigenze venissero prima di quelle di altri. Stiamo vivendo giorni complicati che possono fare saltare i nervi; fortunatamente, però, quello di oggi, certamente da condannare, è un episodio isolato che non intacca la prova di civismo che i siracusani stanno dando ancora in queste ore”.
Un atto “grave e inaccettabile, tanto più se compiuto ai danni di persone che lavorano senza sosta da giorni per portare aiuto a chi è in difficoltà”, ha commentato il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio commenta. “Ho contattato personalmente il sindaco di Modica Ignazio Abbate per esprimergli la mia vicinanza e la mia solidarietà per quanto accaduto – conclude Curcio – E’ comprensibile l’esasperazione della popolazione stremata, ma ciò non giustifica alcun atto di violenza, soprattutto nei confronti di chi è impegnato al servizio degli altri con abnegazione e sacrificio”.