a.cig.) Sempre lui, ancora lui. Luca Moro. C’è il marchio a fuoco di questo ventenne padovano, talentuoso e affamato, sulla vittoria interna del Catania contro la Juve Stabia, la seconda di fila dopo quella di Picerno. La doppietta, un assist, una prestazione maiuscola, il trono dei cannonieri: il centravanti di Monselice si issa a quota 6 nella classifica marcatori, in vetta insieme a Starita del Monopoli, alla notevolissima media di un gol ogni 70′ giocati.
Moro, ma non solo. I sorrisi rossazzurri di giornata sono legati al carattere con cui il gruppo esce dagli spogliatoi dopo la doccia gelata del doppio vantaggio buttato via in una manciata di minuti andandosi a prendere il risultato pieno, alla continua crescita di quel moto perpetuo che risponde al nome di Freddi Greco, alle scelte coraggiose di Baldini che punta sui giovani e vince la sua personalissima scommessa domenicale raccogliendo (e fornendo) segnali importanti anche in prospettiva.
Il 3-2 rifilato agli stabiesi condensa pregi e difetti del Catania di oggi. Una squadra che dà il meglio di sé quando si propone e viene avanti, anche in fase di non possesso e di recupero palla, e che resta un po’ troppo “emozionante” in difesa, dove continua a concedere gol più che evitabili a causa di errori individuali o black out di reparto.
L’uno-due che sembra spianare la strada ai padroni di casa nel primo quarto d’ora nasce facendo leva su armi e uomini migliori: intensità, aggressione alta, attacco della profondità. E Moro. Che sblocca il risultato grazie a un pallone soffiato da Russini a Tonucci sulla trequarti e trasformato nella rete del vantaggio con impeccabile freddezza a tu per tu con Sarri. Il neo capocannoniere diventa uomo assist poco più tardi, quando una bella combinazione Piccolo-Albertini sulla destra attiva il centravanti, veloce di testa e di gambe nell’assecondare lo sviluppo dell’azione e nel crossare basso per il tocco dell’accorrente Russini, a sua volta puntuale nello stringere al momento giusto.
Il miglior segmento di gara del campionato del Catania non basta però a mettere in discesa la partita perché i padroni di casa pagano dazio a una linea arretrata pericolosamente incerta. L’uno-due di marca stabiese è ancora più rapido di quello etneo: meno di 5 minuti. La firma è quella di Eusepi: il numero 9 ospite prima gira in porta di testa un pallone servitogli da Berardocco facendo centro sul filo del fuorigioco a difesa avversaria schierata e poi fredda Sala dal dischetto su un assist dalla sinistra di Panico, lesto a sfruttare un buco alle spalle di Albertini, titolare al posto squalificato Calapai.
Tutto da rifare, con la complicazione aggiuntiva dell’infortunio muscolare di Pinto, uscito in barella e rimpiazzato in chiusura di prima frazione da Ropolo. Il Catania, schierato con un 4-3-3 in cui spicca la scelta di Cataldi in regia al posto di Maldonado, è bravo a riorganizzare le idee e a tenere i ritmi alti anche nella ripresa.
Moro, chi se non lui, fa le prove generali allo scoccare dell’ora di gioco con uno spunto concluso da un tiro violento ma largo scagliato da posizione defilata e 4′ più tardi torna a timbrare il cartellino spedendo in fondo al sacco, con l’aiuto di una deviazione di Troest, un assist dalla sinistra di Greco. E’ l’affondo risolutivo, visto che nel finale il Catania regge al ritorno della Juve Stabia, che Novellino, uno dei tanti ex di turno, rimodula passando dal 4-3-3 iniziale a un 4-2-4 iperoffensivo. L’unico brivido arriva da un filtrante di Schiavi per Panico, chiuso in uscita bassa da Sala: niente panico, stavolta. Quanto a emozioni può bastare così.
CATANIA-JUVE STABIA 3-2
Catania (4-3-3): Sala 6.5; Albertini 5.5, Ercolani 5, Monteagudo 5, Pinto 5.5 (39′ pt Ropolo 6); Rosaia 6.5, Cataldi 6 (26′ st Provenzano 6), Greco 7 (44′ st Claiton sv); Piccolo 6 (1′ st Ceccarelli 6), Moro 8, Russini 7 (26′ st Biondi 6). In panchina: Borriello, Pino, Zanchi, Izco, Maldonado, Russotto, Sipos. Allenatore Baldini 7
Juve Stabia (4-3-3): Sarri 6; Donati 5.5, Tonucci 4.5, Troest 5, Rizzo 5.5; Altobelli 5.5, Berardocco 6 (27′ st Evacuo 5.5), Scaccabarozzi 5.5 (15′ st Stoppa 5.5); Bentivegna 6 (15′ st Schiavi 6), Eusepi 7 (38′ st Lipari sv), Panico 6.5. In panchina Russo, Lazzari, Esposito, Caldore, Davì, Squizzato, Guarracino, Della Pietra. Allenatore Novellino 5.5
Arbitro: Giordano di Novara 6
Reti: 7′ pt Moro, 15′ pt Russini, 25′ pt Eusepi, 29′ pt Eusepi, 19′ st Moro.
Note: spettatori 1.811 (1.034 abbonati, 777 paganti), incasso 9.537 euro. Ammoniti: Berardocco, Scaccabarozzi, Cataldi, Panico, Schiavi, Ropolo, Biondi. Angoli: 1-4. Recupero: 2′; 5′.