PALERMO – Dei 31 progetti per le reti idriche in Sicilia bocciati nei giorni scorsi dal ministero dell’Agricoltura, otto sono stati recuperati perchè in realtà hanno rispettato i 23 parametri previsti: sei sono esecutivi e due definitivi, per un valore complessivo di 121 milioni di euro.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla, è stato chiamato all’Ars per riferire sull’incontro che ha avuto col ministro Stefano Patuanelli dopo il clamore suscitato dalla bocciatura di tutti i progetti che erano stati presentati dai Consorzi di bonifica.
Scilla ha sottolineato che “i parametri del Pnrr per le reti idriche non erano stati concordati in modo definitivo in Conferenza Stato-Regioni: tant’è che l’8 ottobre è arrivata una nota in Presidenza e in assessorato per la convocazione della Conferenza Stato-Regioni dove verrà portato addirittura il bando, per il quale però abbiamo già le graduatorie”. “Col ministro è stato un incontro cordiale e positivo – ha aggiunto – Dalla riunione tecnica è emerso che 8 di quei progetti vanno bene”.
Alle opposizioni che hanno contestato al governo lo scarso controllo dei progetti per le reti idriche dei Consorzi di bonifica bocciati e l’atteggiamento di attacco nei confronto del ministero, Scilla ha replicato: “Io non ho attaccato il ministro da un punto di vista personale, ho contestato i parametri che non erano stati concordati”. Dei sei progetti esecutivi ripescati tre sono stati presentati dal Consorzio Trapani 1, e uno dai Consorzi Agrigento 3, Ragusa 8 e Caltagirone 7 per un totale di 45 mln euro; i due definitivi riguardano il Consorzio Agrigento 3 per 76 mln.