SAN GIOVANNI LA PUNTA (CATANIA) – E’ il giorno del dolore a San Giovanni La Punta per l’ultimo saluto a Lucrezia Di Prima, la 37enne uccisa dal fratello Giovanni, accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
Le esequie si sono tenute nel piazzale della chiesa madre gremita di gente, tra parenti, amici e compaesani: GUARDA LE FOTO. In paese lutto cittadino con bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici e saracinesche dei negozi abbassate nell’orario del funerale. Già da stamattina la piazza è stata transennata. “Siamo sconvolti, è una doppia tragedia che colpisce una famiglia normale e benvoluta in paese”, ha detto il sindaco Antonino Bellia.
Nell’omelia Salvatore Genchi, vicario della diocesi di Catania, ha fatto riferimento alla parabola di Caino e Abele. “E’ un momento di grande afflizione, un dolore della famiglia che diventa preghiera e solidarietà umana di tutto il paese – ha detto il prete -. Ci interroghiamo e ci chiediamo perché? Domanda che Marta rivolge a Gesù dopo la morte di Lazzaro. Tutti desideriamo interpellare Gesù: ‘Se tu fossi stato qui…’ e Gesù risponde: ‘Tuo fratello risorgerà, io sono la vita’. La nostra fede non può risvegliare Lucrezia, ma abbiamo la speranza che rifiorirà in Dio. Lucrezia è sorella per tutti noi. Il suo corpo è affidato alla terra, ma non è abbandonato perché risorgerà”.