Italia viva e Forza Italia accelerano in Sicilia. Prove d’intesa perfezionate dalla cena, avvenuta qualche giorno fa a Firenze, tra Matteo Renzi e Gianfranco Miccichè: i due leader hanno tracciato un percorso di collaborazione che potrebbe sfociare in “un’alleanza” strutturata per le comunali di Palermo della prossima primavera e a seguire le regionali d’autunno. “Sì, il percorso è stato delineato ma ancora c’è da lavorare”, spiegano fonti autorevoli dei due partiti. Bisognerà dialogare sui rispettivi campi per dare sostanza all’intesa di massima tra i due leader, il cui rapporto di reciproca stima va avanti ormai da tempo.
Il compito più arduo spetta senza dubbio a Miccichè, che dovrà convincere della bontà del progetto i più riottosi tra gli azzurri, quelli che guardano allo schema classico di centrodestra piuttosto che a quei dirigenti che fanno parte dell’area più in sintonia a dialogare col governatore Nello Musumeci.
Le “cartucce” al leader di Fi in Sicilia, comunque non mancano. Perché l’intesa a due, in realtà, potrebbe avere un respiro molto più ampio. Nell’Isola, Italia Viva ha già un asse con la Dc, il partito che Totò Cuffaro ha riportato dentro alcuni Municipi siciliani alle recenti comunali, eleggendo consiglieri e ottenendo risultati lusinghieri là dove ha presentato le liste con lo scudocrociato. Di questo schieramento moderato fanno parte anche +Europa e il Cantiere popolare dell’ex ministro Saverio Romano.
Nei piani di Renzi ci sarebbe anche il coinvolgimento di Azione di Carlo Calenda che, se a livello nazionale non avrebbe remore, in Sicilia invece potrebbe avere più difficoltà a stringere una intesa per la presenza, seppur dietro le quinte, di Cuffaro. Un primo banco di prova potrebbe arrivare dall’Assemblea siciliana, dove tra i deputati di Forza Italia e Iv il dialogo è in corso da tempo e a breve la collaborazione potrebbe essere strutturata in modo differente, magari attraverso un inter-gruppo.