Rigorosamente Moro

di Alberto Cigalini. Prima vittoria esterna stagionale per il Catania: Picerno battuto con un penalty procurato e trasformato dal giovane centravanti (foto Galtieri)

a.cig.) Le buone notizie sono due. Il Catania vince. E lo fa su rigore. Nessuna delle due è banale ed entrambe hanno il loro peso specifico, soprattutto con riferimento alla contingenza attuale.

Il primo successo esterno stagionale, a Picerno, è una boccata d’ossigeno per un gruppo che nelle ultime quattro giornate aveva raccolto appena un punto collezionando una serie di cocenti delusioni che avevano affossato classifica e morale.

Il fatto che il risultato pieno sia maturato dagli undici metri è una nota lieta extra, utile per allontanare la maledizione (chiamiamola così) dal dischetto che aveva portato il Catania ad avere il 60% di errori negli ultimi dieci tentativi. Tutto questo, però, prima che della questione si occupasse Luca Moro. Che dopo aver fatto centro contro la Turris, si conferma glaciale in un frangente ben più delicato, a 10′ dallo scadere col punteggio in bilico, guardando sino all’ultimo istante Albertazzi prima di spiazzarlo.

Una trasformazione che è il giusto premio per questo ragazzo padovano, procuratosi da sé il penalty e giunto al quarto gol stagionale: bottino che gli vale il secondo posto tra i cannonieri (guarda caso insieme con un ex rossazzurro, Mattia Rossetti, ora a Campobasso) ed evidenzia le potenzialità del giovane centravanti, datosi da fare non poco tra sponde, falli subiti e ricerca della porta, in un ruolo delicato, i cui onori e oneri sono stati affidati a due ventenni (l’alternativa al match winner resta il croato Sipos, stavolta rimasto in panca).

La prestazione complessiva del Catania non è trascendentale, come non lo è la partita. I rossazzurri la interpretano affidandosi a uno spartito più classico, dopo l’infelice esperimento del 3-4-3 provato contro la Turris. Baldini, squalificato e rimpiazzato in panchina dal vice Mularoni, rispolvera il 4-3-3 d’ordinanza con la novità Claiton al centro della difesa, Greco preferito a Provenzano come mezzala, Biondi e Piccolo esterni d’attacco a supporto di Moro.

Il campo, piccolo e in sintetico, favorisce l’effetto ping pong. Poca precisione, tanta battaglia sulle seconde palle e ripartenze. Tema al quale si affida spesso il Picerno, che sino all’intervallo chiama Sala a un unico intervento proprio sugli sviluppi di un contropiede con un tiro sul primo palo di Carrà, innescato da Reginaldo.

Il Catania, nonostante la regia anonima di Maldonado, stavolta evita strafalcioni in difesa, dove l’esperienza di Claiton ben si adatta a un canovaccio simile, e cerca di giocare palla un po’ di più accentrando a turno uno tra Piccolo e Biondi per liberare le corsie esterne, così da favorire l’affondo dei laterali bassi e togliere qualche riferimento ai padroni di casa. Le uniche due chiare occasioni da rete del primo tempo sono rossazzurre con Moro, attivato da un break a centrocampo di Rosaia su Pitarresi e stoppato da una parata di Albertazzi, e Calapai, che angola troppo il destro da ottima posizione.

Agonismo, diverse imprecisioni e qualche sporadica opportunità caratterizzano pure la ripresa. Se il Catania ha un paio di palloni potenzialmente propizi con Piccolo, che però conferma di non possedere ancora la brillantezza migliore, il Picerno prova a stuzzicare Sala con un sinistro centrale di Reginaldo e una botta di Pitarresi alzata oltre la traversa dal portiere.

Gara che sembra incanalata sul pari senza reti, se non fosse per lo spunto di Moro, tosto nel tenere botta sulla chiusura di Ferrani guadagnando il rigore e realizzandolo con freddezza scandinava. Gol che arriva anche al momento giusto, abbastanza tardi per evitare il forcing avversario. L’unica occasione per pareggiare la crea il nuovo entrato Terranova, che dal limite colpisce il palo a Sala battuto. Anche un pizzico di buona sorte, per una volta, non fa male.

PICERNO-CATANIA 0-1
Az Picerno (4-2-3-1): Albertazzi; Setola (42′ st D’Angelo), Ferrani, Allegretto, Guerra; Dettori, Pitarresi; Carrà (36′ st Stasi), Reginaldo, Vivacqua (1′ st De Marco); Coratella (18′ st Terranova). In panchina: Summa, Finizio, De Cristofaro, Dias, Gerardi, Viscovo, De Franco, De Ciancio. Allenatore: Palo.
Catania (4-3-3): Sala; Calapai, Claiton (15′ st Ercolani), Monteagudo, Pinto; Rosaia, Maldonado (40′ st Izco), Greco (40′ st Ropolo); Piccolo (27′ st Provenzano), Moro, Biondi (15′ st Russotto). In panchina Coriolano, Borriello, Pino, Cataldi, Sipos. Allenatore: Mularoni (squal. Baldini)
Arbitro: Carrione di Castellammare di Stabia
Rete: 35′ st Moro (rig)
Note: ammoniti Greco, Pitarresi, Reginaldo, Rosaia. Angoli: 3-3. Recupero: 0′, 4′.

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