ROMA – Il leader di Forza Nuova di Roma, Giuliano Castellino, si è messo in evidenza “per il deciso protagonismo soprattutto nell’intervento a piazza del Popolo quando ha espresso la volontà di indirizzare il corteo verso la sede della Cgil. La scelta di procedere coattivamente nei suoi confronti non è stata ritenuta percorribile dai responsabili dei servizi di sicurezza, perché in quel contesto c’era l’evidente rischio di una reazione violenta dei suoi sodali con degenerazione dell’ordine pubblico”. Così il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo al question time alla Camera sugli scontri di sabato scorso a Roma.
Giuliano Castellino, ha ricordato il ministro, “è destinatario di daspo, sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, restrizione della mobilità dalle 6.30 di mattina e divieto di mobilità dalle 21 in poi. La sua condotta evidenziatasi in seguito con il rai alla sede della Cgil ha portato al suo arresto in flagranza differita e la sua posizione è al vaglio della magistratura per gravissime contestazioni mossegli”. L’uomo, ha aggiunto, “in passato era già stato oggetto di diverse segnalazioni per violazioni al regime di sorveglianza speciale”.