TRECASTAGNI (CATANIA) – I carabinieri di Trecastagni hanno arrestato un 42enne per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Intorno all’una la pattuglia si è recata in via Quasimodo, dove i residenti segnalavano una lite tra l’uomo e la convivente di 37 anni, nata dalla decisione di quest’ultima di dormire in camere separate.
La “mediazione” dei militari ha almeno per il momento calmato i loro animi ma alle 9 del mattino, nuovamente, la donna ha chiamato i carabinieri riferendo che il compagno era andato in escandescenze e che in quel momento stava distruggendo la sua auto parcheggiata nei pressi della casa.
Al loro arrivo i militari hanno trovato l’uomo in evidente stato d’alterazione, mentre la donna ha loro raccontato di essere stata tirata per i capelli e percossa in varie parti del corpo, così come la madre, strattonata e sbattuta sul parabrezza della macchina.
Portato in caserma, l’uomo ha continuato a inveire nei confronti della convivente gridando che la vera ragione del litigio era dovuta alle difficoltà che quest’ultima gli frapponeva per vedere il figlio di 4 mesi, nato dalla loro relazione intrapresa nell’aprile del 2020: “Mi potete arrestare ma quando esco mi vado a prendere mio figlio e li ammazzo e poi mi ammazzo, lascio un biglietto e dico che è colpa di tutti voi!”.
Nel corso degli accertamenti è così emerso che il 42enne in realtà, poco dopo la nascita del figlio, aveva lasciato l’abitazione per andare a vivere presso l’abitazione dei genitori e che, purtroppo, continuava nell’assunzione di cocaina che ne faceva accrescere la litigiosità del carattere. Sin dall’inizio del loro rapporto aveva tenuto comportamenti irascibili e violenti nei confronti della donna, determinati anche da un’infondata gelosia che lo aveva più volte portato a minacciarla (“Ti faccio togliere il bambino, sarai tu a penare per vedere il bambino, vengo di notte e vi ammazzo entrambi!”).
Numerosi sono stati i casi nei quali l’uomo ha agito violentemente nei confronti della donna e una volta, con la scusa di consegnarle un farmaco per il bambino si era impadronito delle sue chiavi di casa, mettendo a soqquadro l’appartamento e dicendole che si sarebbe portato il figlio.
In seguito addirittura, sfruttando il possesso delle chiavi di casa, le ha detto che sarebbe venuto con il suo cane (un grosso esemplare di razza Corso) per farla azzannare insieme con la madre.